Un articolo di: Redazione

Approvato bilancio 2024 del Gruppo bancario italiano Intesa Sanpaolo: obiettivo "banca a zero NPL", dividendi per oltre 6 miliardi. Il presidente Gros-Pietro enfatizza sostegno a sviluppo coesivo, innovativo e sostenibile: “Primi in Europa per rendimento”. Il Ceo di Intesa Sanpaolo Messina promette "stabilità". L’ISTAT: economia in ripresa, crescita del +0,3% nel primo trimestre.

Gian Maria Gros-Pietro (a sinistra) e Carlo Messina

I riflettori del mondo finanziario italiano e internazionale sono puntati in questi giorni sul Gruppo bancario Intesa Sanpaolo, che ha dato il via libera al nuovo Consiglio di amministrazione con la conferma di Gian Maria Gros-Pietro alla presidenza, e di Carlo Messina (nella foto), nominato all’unanimità Consigliere delegato e Ceo per il quinto mandato (quattro nel sistema monistico e uno in quello duale). Il Cda ha delegato a Messina “tutti poteri necessari e opportuni ad assicurare unitarietà alla gestione della Società”.

I media italiani sottolineano che in questo momento di enormi turbolenze geopolitiche “non possono non stupire i risultati finanziari ottenuti da Intesa Sanpaolo”. L’Assemblea dell’istituto bancario ha dunque approvato il bilancio d’esercizio 2024 della Capogruppo e la distribuzione cash agli azionisti: l’importo complessivo – acconto e saldo – relativo all’esercizio 2024 è stato pari a oltre 6 miliardi di euro, corrispondente a un payout ratio pari al 70% dell’utile netto consolidato. In un comunicato dell’istituto di credito si legge che “l’importo unitario complessivo proposto di 34,1 centesimi di euro al prezzo di riferimento dell’azione, registrato mediamente nel 2024, risulta un rendimento (dividend yield) pari a 9,8 per cento”.

Come scrive oggi il maggiore quotidiano economico e finanziario  italiano “Il Sole 24 Ore”, “è stata confermata dunque, come da attese, la linea della continuità al vertice della banca, a riprova della fiducia mostrata dal mercato verso il vertice manageriale della banca, alla luce dei risultati generati in questi anni”. Intesa Sanpaolo nell’ultimo decennio è stata la prima banca in Europa per total shareholders’ return, ovvero la crescita del valore dell’azione e distribuzione di dividendi, con una crescita del 259% da gennaio 2014, distribuendo 34 miliardi di euro cash. In Borsa dal 2014 Intesa Sanpaolo ha visto un rialzo del titolo del 162%, con un aumento della capitalizzazione di 54 miliardi di euro, posizionandosi ai vertici del sistema.

Messina: “Intendo rinnovare il mio massimo impegno nel guidare il nostro Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder, gli azionisti, i clienti, le nostre persone e i territori , in un momento di forte discontinuità del panorama bancario italiano e in un contesto internazionale in rapida trasformazione”.

Messina, dopo essere stato riconfermato alla guida della banca, ha spiegato: “oggi intendo rinnovare il mio massimo impegno nel guidare il nostro Gruppo nell’interesse di tutti gli stakeholder, gli azionisti, i clienti, le nostre persone e i territori , in un momento di forte discontinuità del panorama bancario italiano e in un contesto internazionale in rapida trasformazione”.

“Da quando sono consigliere delegato e Ceo – ha sottolineato Messina -, la lungimiranza dei nostri azionisti stabili, penso in particolare alle Fondazioni, ci ha consentito di costruire piani di lungo periodo e di andare oltre gli obiettivi fissati, anche in contesti di grande complessità come l’emergenza da Coronavirus e i conflitti insorti ai confini d’Europa e in Medio-Oriente”.

Per il Ceo di uno dei maggiori gruppi bancari del mondo “la consolidata leadership nell’erogazione del credito, il modello di business fortemente diversificato grazie alla posizione di leader internazionale nel wealth management and protection, l’essere una banca ‘zero NPL’ (non performing loans) e la redditività ai vertici del settore confermeranno Intesa Sanpaolo banca leader in Europa nei prossimi anni”.

“Il primo pensiero nell’affrontare un nuovo mandato alla guida di Intesa Sanpaolo – ha detto ancora Messina – va alle persone della banca. Nel corso di tutti i miei anni in banca – nei ruoli ricoperti nelle diverse fasi iniziali fino al periodo a capo del Gruppo – ho sempre trovato nel rapporto con le persone la principale motivazione del mio impegno. L’elevata qualità professionale delle nostre persone è l’elemento chiave del nostro successo: a loro va il mio personale ringraziamento”.

Infine il Ceo Messina ha dichiarato di essere “onorato” di poter contare, per il prossimo triennio, su un Consiglio di amministrazione, formato da personalità di elevate competenze e consolidate esperienze e “guidato ancora una volta dal Presidente Gian Maria Gros-Pietro, al quale va il mio più sentito ringraziamento per il contributo professionale e umano che ha sempre messo a disposizione del nostro Gruppo”.

Gros-Pietro: “In uno scenario in forte evoluzione, Intesa Sanpaolo vuole confermarsi protagonista, sostenendo un modello di sviluppo coesivo, innovativo e sostenibile”.

Da parte sua a seguito della conferma da parte dell’Assemblea, il presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, ha sottolineato che “in uno scenario in forte evoluzione, Intesa Sanpaolo vuole confermarsi protagonista, sostenendo un modello di sviluppo coesivo, innovativo e sostenibile, grazie alle grandi professionalità presenti nel Gruppo con cui ho avuto il piacere di lavorare e che ritroverò nel prossimo triennio”.

“Nel corso del mandato appena concluso – ha detto Gros-Pietro -, il mondo è stato segnato da crescenti tensioni geopolitiche ed economiche. Ci troviamo in una situazione caratterizzata dall’introduzione di dazi che stravolgono il sistema dell’economia internazionale così come l’abbiamo conosciuta negli ultimi 30 anni”. Dal punto di vista del presidente di Intesa Sanpaolo le questioni della sicurezza e della difesa stanno cominciando a modificare profondamente le politiche economiche dei vari Paesi europei: “Come economista d’impresa, sono abituato a pensare al futuro con ottimismo, così come fanno gli imprenditori, e a pensare che ogni difficoltà va affrontata sia predisponendo gli strumenti necessari, sia cogliendo le opportunità che ne derivano”, ha concluso Gros-Pietro.

“Siamo soddisfatti dell’esito dell’Assemblea di Intesa Sanpaolo. Passaggi come questi sono il frutto di un lavoro organizzato e programmato nel tempo. Mi congratulo, a nome di Fondazione Cariplo, con tutti i membri degli organi della banca eletti”, ha detto Giovanni Azzone, presidente di Fondazione Cariplo alla conclusione dell’Assemblea di Intesa Sanpaolo. “Ancora una volta si tratta di un persone di grande livello, capaci di portare competenze, idee ed energie per le sfide che li attendono – ha sottolineato il presidente Azzone – Siamo convinti che potranno continuare nel realizzare i programmi coerenti ed allo stesso tempo ambiziosi annunciati dal management. Banca e Fondazione, nel rispetto dei loro ruoli e delle distinte attività, portano avanti una linea comune che mostra attenzione nei confronti delle comunità, delle persone, del contesto in cui viviamo. Occorre stare al passo coi tempi, senza dimenticare le nostre radici, che per Fondazione Cariplo ed Intesa Sanpaolo sono comuni: sin dal 1816 quando nacque la Commissione Centrale di Beneficenza – che si occupava già allora delle persone indigenti – e la cui eredità è stata raccolta dalla nostra fondazione; e dal 1823 quando nacque la banca Cariplo, che oggi, dopo tanto tempo e tanti passaggi, mostra come quei valori a cui facciamo riferimento sono ancora un punto fermo. A Gian Maria Gross Pietro, a Carlo Messina, e a tutti i collaboratori della banca, un plauso per quanto fatto fino a qui. La riconferma, senza alcun indugio, oltre che essere ampiamente meritata e condivisa, è la dimostrazione concreta della considerazione che abbiamo nei confronti delle loro grandi professionalità e della loro persona”.

L’ISTAT: l’economia italiana in ripresa.

E in questo momento difficile a livello globale l’economia italiana segna risultati positivi. Parola dell’Istituto italiano di statistica (ISTAT). Il primo trimestre si è chiuso con una crescita del +0,3%, in netta ripresa rispetto al +0,1% di fine 2024 che era stato preceduto dalla stagnazione estiva. Come ha sottolineato il ministro dell’Economia e delle Finanze dell’Italia, Giancarlo Giorgetti, “si può certificare una crescita positiva per il primo trimestre, migliore rispetto ad altri Paesi europei. Un segnale importante che dimostra la correttezza delle nostre previsioni e l’efficacia delle politiche economiche del governo”

Con il +0,1% ereditato in extremis dall’anno scorso, la variazione acquisita alla fine del primo trimestre è +0,4%: ogni previsione sulle performance annuali resta prematura, soprattutto in una congiuntura resa così volatile dalle nuove politiche tariffarie degli Stati Uniti. A sostenere il ritmo della crescita, che nel confronto tendenziale con i primi tre mesi del 2024 segna addirittura un +0,6%, è l’industria che, dopo il lungo periodo di calo della produzione, vede un rimbalzo, insieme all’agricoltura, anch’essa reduce da una lunga flessione. Dal lato della domanda, la componente nazionale al netto delle scorte spinge in modo positivo, al contrario della componente estera netta che inizia a risentire delle battaglie commerciali.

Giornalisti e Redattori di Pluralia

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