Al voto Bulgaria, Georgia, Lituania e Uzbekistan

Tra il 26 e il 27 ottobre vanno al voto 3 ex repubbliche sovietiche Georgia, Lituania e Uzbekistan e la Bulgaria.

In Bulgaria quelle del 27 ottobre sono le settime elezioni in soli tre anni, con il Paese che torna alle urne dopo che i risultati delle elezioni del 9 giugno non avevano portato alla formazione di una maggioranza capace di governare. Si presentano 28 partiti e si eleggono i 240 rappresentanti del Parlamento bulgaro che è monocamerale. Vige una soglia di sbarramento del 4%, secondo i sondaggi sarebbero sette le formazioni che dovrebbero superare tale soglia ma nessuno avrebbe i consensi per governare da solo. A giugno il primo classificato era stato il partito Gerb dell’ex primo ministro Boyko Borissov, che aveva ottenuto 68 seggi, seguito dal DPS, il partito della minoranza turca che ora si è diviso (47 seggi) e dalla coalizione liberale PP-DB (39 seggi). E’ dato ora in crescita il movimento nazionalista Vazrazhdane (Rinascita).

In Georgia si vota il 26 ottobre per le parlamentari con il partito di governo Sogno georgiano che è al potere dal 2012 e cerca la sua quarta vittoria consecutiva. 18 i partiti che partecipano alla tornata,  Sogno georgiano sarebbe in testa con il 34% delle preferenze, secondo i sondaggi, l’opposizione conterebbe più voti ma è divisa in quattro partiti. Le elezioni sono viste come una sorta di referendum per capire se il futuro del Paese sarà più vicino alla Russia o all’Unione europea.

Il Lituania si vota il 27 ottobre per il secondo turno delle elezioni politiche. Si assegnano 71 seggi parlamentari con il sistema uninominale. Il primo turno aveva visto “vincere” il Partito socialdemocratico lituano (PSL) di Vilija Blinkeviciute, con il 19,4% delle preferenze davanti al partito della premier uscente Ingrida Simonyte (18%). Al terzo posto con il 15% c’era il movimento populista di Remigijus Zemaitaitis, Nemuno ausra (Alba sul Nemuna). In nome della Lituania di Saulius Skvernelis, primo ministro tra il 2016 e il 2020, aveva totalizzato il 9,2%, quindi i liberal di Viktorija Cmilyte-Nielsen (presidente del parlamento) con il 7,7% e l’Unione dei contadini e dei verdi con il 7%.

In Uzbekistan domenica 27 ottobre si elegge il nuovo Parlamento, i rappresentanti dei 12 consigli regionali, del consiglio della capitale Tashkent e dei 208 consigli distrettuali. In Karakalpakstan si eleggono i 65 rappresentanti del Consiglio Supremo della Repubblica Autonoma del Karakalpakstan. La sfida è tra cinque partiti politici il Partito Liberale Democratico (UzLiDeP) del presidente Mirziyoyev, il  Partito Democratico (Milliy Tiklanish), il Partito Ecologista, il Partito Democratico del Popolo dell’Uzbekistan, il Partito Social Democratico (Adolat).