Apple: funzionalità limitata per gli utenti di iPhone in Europa

Nell’Unione europea ci sono troppi regolamenti del settore tecnologico, spesso difficili da capire e da implementare

Papa Francesco: “L’intelligenza artificiale è uno strumento affascinante e tremendo”.

Apple Corp., il gigante tecnologico degli Stati Uniti, non permetterà agli utenti degli iPhone dell’Unione europea di usare alcune delle nuove e quanto sofisticate funzionalità, basate sui sistemi di intelligenza artificiale. E questo perché Apple è “preoccupata dell’impatto di varie regolamentazioni del settore tecnologico introdotte in Europa negli ultimi anni”.

Vale a dire che nei 27 Paesi della UE non saranno introdotte le funzionalità di un nuovo sistema, chiamato “Apple Intelligence”, che tra l’altro includerà un enorme aggiornamento di Siri, l’assistente virtuale, e anche vari strumenti “per correggere i testi man mano che li si scrive e addirittura generare immagini su richiesta”.

Si tratta di uno dei cambiamenti più significativi, annunciati da Apple negli ultimi anni, che dovrà permettere agli utenti comuni a scoprire i vantaggi, offerti dall’intelligenza artificiale. Ma come ha scritto il quotidiano statunitense Wall Street Journal, “Apple è preoccupata per il Digital Markets Act (DMA), che è entrato in vigore nella UE a marzo e impone vari limiti alle società tecnologiche per contrastare la formazione di monopoli e aumentare la concorrenza nel settore”. Come ha precisato il Wall Street Journal “uno dei requisiti introdotti dal DMA è che i software di una serie di aziende considerate particolarmente grandi e influenti – tra cui Apple – vengano pensati tenendo a mente il concetto di interoperabilità, ovvero la possibilità di funzionare su più sistemi operativi e hardware diversi”.

In un comunicato stampa Apple ha scritto di “temere che questi requisiti potrebbero costringerla a compromettere l’integrità dei loro prodotti in un modo che mette a rischio la privacy degli utenti e la sicurezza dei dati”. L’azienda ha aggiunto che si sta impegnando a collaborare con la Commissione Europea per trovare una soluzione. Nel corso dell’ultimo summit del G7 in Italia, Papa Francesco è intervenuto con un discorso, nel quale ha chiamato l’intelligenza artificiale “uno strumento affascinante e tremendo”.