Argentina l’inflazione non migliora, + 236,7%

Intanto Milei dichiara l'obiettivo "deficit zero" e minaccia il veto "a qualsiasi progetto che alteri l'equilibrio fiscale"

La lotta all’inflazione è stato il cavallo di battaglia di Javier Milei, in campagna elettorale e nei primi mesi del suo mandato. Nei primi nove mesi di governo il presidente “ultra liberista” aveva affermato più volte che – nonostante il percorso di riforme sarebbe stato lungo e dolorose – l’inflazione era orami da considerarsi “un ricordo del passato”. Ma così non è stato; come riporta Il Sole 24 Ore: “il dato implacabile dei prezzi al consumo, l’indice che racconta meglio la corsa dei prezzi, spiega che negli ultimi 12 mesi l’inflazione è stata del 236,7%, il livello più alto al mondo e superiore anche alle previsioni del sondaggio Reuters del 235,8%. Gli analisti avevano previsto un +3,9% e invece la battaglia campale di Milei contro l’inflazione incassa una sconfitta pesante, anche sul piano dell’immagine”. E nel Paese il tasso di povertà supera il 50%, quello che è stato per decenni “il granaio del mondo”, oggi fatica a sfamare tutti i suoi 46 milioni di abitanti.
Buenos Aires vede ormai con cadenza regolare proteste di piazza mentre la classe media scivola nella povertà e l’asado, tradizionale piatto della domenica a base di carne alla griglia, per molti è ormai un miraggio.

Milei nel frattempo difende le azioni del suo governo e l’obiettivo del “deficit zero” spiegando anche che ha intenzione di porre il veto “a qualsiasi progetto che alteri l’equilibrio fiscale”. “Non saremo complici nel defraudare il popolo argentino per spingerlo ad adottare una misura populista. Discuteremo dell’aumento di una spesa solo quando verrà spiegato quale voce ridurre per coprirla”. Come spiega l’ANSA, Milei ha parlato per presentare il progetto di bilancio 2025 davanti a un parlamento semi vuoto e interpretando in prima persona un ruolo che tradizionalmente è del ministro dell’Economia. “Ho deciso di farlo io per due motivi: perché sono un economista e in secondo luogo perché vengo a proporre un progetto di bilancio diametralmente diverso. I politici si sono abituati a usare il denaro pubblico per aiutare i loro amici e così via. Spendono i soldi degli altri per gli altri. Oggi, una cosa che deve essere chiara è che non c’è niente che impoverisce di più gli argentini del deficit fiscale”.