L’accordo tra il Fmi e il Governo argentino è arrivato dopo lunghe trattative; si tratta di uno “staff agreement” che va a completare la revisione del programma di prestiti da 44 miliardi di dollari concordato in passato. Buenos Aires riceverà questi fondi nonostante non siano stati raggiunti gli obiettivi del programma Extended Fund Facility, il che dà un po’ di ossigeno alla dissestata economia argentina in un periodo particolarmente difficile anche a causa della siccità senza precedenti dei mesi scorsi e della mancata adozione delle adeguate politiche.
Riconosciute le difficoltà contingenti il Fmi ha quindi deciso di concedere ulteriori aiuti “per ricostruire le riserve e migliorare la sostenibilità fiscale, proteggendo al contempo le infrastrutture critiche e la spesa sociale”, si legge in una nota dell’istituzione con sede a Washington.
Contestualmente l’Argentina si impegna ad assolvere gravosi compiti in materia di politica macroeconomica come l’adozione di politiche finalizzate a ricostituire le riserve e a migliorare la sostenibilità fiscale, il tutto mantenendo l’obiettivo di riduzione del deficit all’1,9% del Pil entro il 2023.