Austria, vince la destra: a FPO quasi il 30%

Il partito guidato da Herbert Kickl avrà comunque grandi difficoltà a formare un governo

“Grazie a ogni singolo elettore: oggi gli austriaci hanno fatto la storia. La popolazione si è espressa chiaramente a favore del cambiamento”. Con queste parole il portavoce dell’FPÖ Michael Schnedlitz aveva commentato il trionfo elettorale del Freiheitliche partei österreichs, Partito austriaco delle libertà.

Il partito di estrema destra, nazionalista e anti immigrazione, ha ottenuto il 29,2% dei voti doppiando il risultato ottenuto alle consultazioni del 2019. Segue il Partito Popolare (ÖVP) che guida il governo uscente con il 26,5% (-11%), quindi il Partito socialdemocratico (SPÖ) con il 21%. Seguono i liberali di NEOS (9%) e i Verdi, parte dalla coalizione di governo negli ultimi 5 anni con l’8%. Alta l’affluenza con circa il 70% degli austriaci che si sono recati alle urne.

Il leader dell’FPÖ, Herbert Kickl ha commentato il risultato dicendosi “pronto a guidare il nuovo governo”. Ma non sarà facile trovare alleati nonostante Kickl abbia spiegato che intende “tendere una mano in tutte le direzioni” aggiungendo di voler costruire una “fortezza austriaca” e chiedendo agli altri partiti “cosa pensano della democrazia”.

Il premier uscente Karl Nehammer, espressione della forza di centro-desta ÖVP ha subito chiuso ogni spiraglio spiegando di non voler fare una coalizione con l’FPÖ: “Era così ieri, è così oggi e sarà così anche domani”. Dare un nuovo governo a Vienna non sarà facile.