Guerra di spie tra l’Azerbaijan e la Francia
L’Azerbaijan e gli Emirati Arabi Uniti hanno firmato quattro importanti accordi sullo sviluppo della cooperazione nel settore di energia tradizionale e rinnovabile. I documenti sono stati siglati a margine della visita a Baku, del presidente degli Emirati Arabi, Mohamed bin Zayed. Nela capitale della repubblica ex sovietica del Mar Caspio il presidente Mohamed bin Zayed ha avuto un lungo incontro con l’omologo dell’Azerbaijan, Ilham Aliyev, nel corso del quale sono state tracciate le vie per lo sviluppo della cooperazione in diversi settori.
Gli accordi firmati tra l’Azerbaijan e gli Emirati Arabi riguardano la creazione di una base ad hoc per la realizzazione dei progetti congiunti della costruzione delle moderne reti elettriche e per lo scambio di esperienze tecniche più avanzate del settore. Inoltre, i due Paesi si sono messi d’accordo di sviluppare la cooperazione nella generazione dell’energia “verde”, inclusa la costruzione di impianti eolici e fotovoltaici. Nel 2024 l’Azerbaijan ospiterà la 29-a edizione della Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico (COP29).
L’Azerbaijan, una repubblica musulmana dell’ex URSS, stringe le relazioni politiche ed economiche con il mondo arabo sullo sfondo delle crescenti tensioni tra Baku e l’Europa. In particolare, con una nota speciale l’Azerbaijan ha invitato la Francia a smettere di “interferire” nei suoi affari interni in seguito all’arresto dai servizi azeri di Martin Ryan, un cittadino francese, accusato di spionaggio.
La Francia, tradizionale alleato dell’Armenia, ha denunciato l’arresto di Ryan come un gesto “arbitrario”. Il ministero degli Esteri di Baku ha chiesto “ancora una volta alla Francia di smettere di interferire negli affari interni dell’Azerbaigian”. Il cittadino francese è stato arrestato lo scorso 4 dicembre ma la notizia è stata resa nota solo martedì, 9 gennaio. Nei suoi confronti della presunta spia francese è stata disposta la misura di custodia cautelare per un periodo di quattro mesi, mentre le autorità di Parigi ne hanno chiesto l’immediato rilascio.