Il nuovo Governatore della Banca centrale turca, Fatih Karahan: “Siamo determinati a mantenere la necessaria stretta monetaria finché l'inflazione non scenderà ai livelli compatibili con il nostro obiettivo”. Il tasso di riferimento resta comunque alla quota proibitiva del 45 per cento.
Poche settimane dopo le dimissioni dell’ex governatore della Banca centrale della Turchia, Hafize Gaye Erkan, il Regolatore ha confermato il tasso d’interesse al 45%, interrompendo così il ciclo di rialzi avviato nel giugno del 2023. L’ultimo aumento del tasso di riferimento era stato annunciato della Banca centrale nel mese di gennaio, quando era passato di colpo dal 42,5% al 45 per cento.
Il 3 febbraio del 2024 il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, ha nominato Fatih Karahan alla carica di governatore dell’Istituto finanziario centrale del Paese. E il 22 febbraio il Consiglio d’amministrazione della Banca centrale turca, dopo aver valutato la situazione finanziaria attuale del Paese, è arrivato alla conclusione che l’attuale livello del tasso di riferimento è più che sufficiente e che sarà mantenuto fino a quando non si raggiungerà un calo significativo e permanente nella tendenza di fondo dell’inflazione mensile.
Qualora la corsa dei prezzi al consumo in Turchia dovesse “registrare un’accelerazione” la politica monetaria verrebbe inasprita ulteriormente.
All’inizio di febbraio, la Banca centrale della Turchia aveva mantenuto invariate le sue previsioni sull’inflazione relative alla fine del 2024, prevedendo per quest’anno e per il 2025 due “rallentamenti” della corsa dei prezzi: dall’attuale 64,86% al 36% e al 14% alla fine dell’anno prossimo.
“Siamo determinati a mantenere la necessaria stretta monetaria finché l’inflazione non scenderà ai livelli compatibili con il nostro obiettivo. Seguiamo da vicino le aspettative di inflazione e l’andamento dei prezzi. Sicuramente non permetteremo alcun peggioramento delle prospettive di inflazione”, ha detto Karahan ai giornalisti. “Sebbene le politiche che abbiamo attuato stiano iniziando a mostrare i loro effetti – ha aggiunto il ‘banchiere centrale’ della Turchia – manterremo la nostra posizione finché non raggiungeremo la stabilità permanente dei prezzi, portando la nostra economia alla stabilità nel medio termine”.