Bennet è il primo senatore dem a mettere in discussione Biden

Michael Bennet, 59 anni, senatore democratico per lo Stato del Colorado è il primo tra i suo colleghi di partito a mettere pubblicamente in discussione Joe Biden, anche se non chiedendo esplicitamente un suo ritiro.

Biden che ha dichiarato più volte di voler mantenere la sua candidatura alle presidenziali del 5 novembre 2024, nonostante la performance, da molti definita addirittura “sconcertante” nel primo dibattito contro Trump che si è tenuto sulla CNN il 28 giugno. La prestazione aveva scatenato il panico tra i democratici ma in realtà poche voci si erano effettivamente esposte per promuovere un cambio nella candidatura. Nell’incontro con i Governatori dem alla Casa Bianca, questi avevano rinnovato il loro endorsement al presidente e lo stesso hanno fatto i democratici al Congresso.

Bennet ha dichiarato alla CNN che si aspetta una netta vittoria di Donald Trump: “Penso che Trump sia sulla buona strada per vincere queste elezioni, e forse vincerle con una valanga di voti e portare con sé il Senato e la Camera”. E, ancora: “Per me non è una questione di sondaggi. Non è una questione di politica. È una questione morale sul futuro del nostro Paese. La Casa Bianca, dopo quel disastroso dibattito, non ha fatto nulla per dimostrare di avere un piano per vincere le elezioni”. “La posta in gioco non potrebbe essere più alta”, ha concluso Bennet che ha anche riportato le preoccupazioni dei suoi elettori.

Di certo tutti gli occhi saranno puntati su Biden quando giovedì pomeriggio terrà una conferenza stampa in seguito la vertice NATO in corso a Washington e nel frattempo Donald Trump prova un ulteriore affondo chiedendo a gran voce un nuovo dibattito al più presto.

“Sfido il corrotto Joe a tenere subito un nuovo dibattito contro di me”, ha detto il tycoon in un comizio in Florida. “Sono nel caos”, riferendosi chiaramente ai democratici. E Trump non ha risparmiato neanche la vicepresidente americana Kamala Harris, la favorita alla sostituzione di Biden nel caso, alla fine, si ritirasse. “Ha un problema cognitivo anche lei – ha detto l’ex presidente – E’ peggio di lui”.