Brasile: Lula cancella la sua partecipazione alla COP29

Le elezioni presidenziale negli Stati Uniti possono diventare una “sfida” per le relazioni commerciali con il Brasile

Jorge Viana

L’“incidente domestico” che in realtà potrebbe essere molto più grave di quanto fosse stato annunciato, ha costretto il presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, ad annullare la sua partecipazione alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP29), in programma a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, dall’11 novembre prossimo. In precedenza Lula aveva saltato in viaggio in Russia per il summit annuale dei BRICS, di cui il Brasile sarà il Paese presidente di turno a partire dal 1° gennaio del 2025.

Come ha spiegato il ministro delle Relazioni istituzionali, Alexandre Padilha, “Lula ha rinunciato al viaggio su raccomandazione medica” a seguito di un “incidente domestico”, avvenuto il 19 ottobre, quando il presidente brasiliano sarebbe caduto nel bagno della residenza ufficiale, riportando una contusione alla parte posteriore della testa che ha richiesto cinque punti di sutura. Nell’ultimo bollettino, il personale medico ha dichiarato che le condizioni di salute del capo dello Stato sono “stabili” e che Lula è “in grado di svolgere le sue attività lavorative a Brasilia”. A Baku, il leader del Paese latinoamericano sarà rappresentato dal vicepresidente, Geraldo Alckmin.

C’è chi collega le decisioni di Lula alle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti che fanno salire di grado la tensione politica in Brasile. Secondo il presidente dell’Agenzia brasiliana per la promozione delle esportazioni (ApexBrasil), Jorge Viana (nella foto), le elezioni del 5 novembre negli USA “potrebbero rappresentare una sfida più o meno significativa per le relazioni commerciali tra i due Paesi. “Le elezioni americane – ha detto Viana durante il “Brasil Investment Forum” – sono un’incognita”. Viana ha auspicato che la prossima amministrazione degli Stati Uniti “si concentri sugli affari indipendentemente dalla politica”. Viana ha citando come esempio da seguire i rapporti tra il Brasile e l’Argentina, verso la quale il Brasile, pur avendo differenze ideologiche, “non può imporre” barriere commerciali. “Gli Stati Uniti sono la principale economia mondiale e il nostro partner più importante in termini di qualità delle esportazioni brasiliane”, ha detto Viana, aggiungendo che “il flusso commerciale è di 50 miliardi di dollari, prevalentemente manifatturiero”.

Il Brasile sta sviluppando molto attivamente le relazioni politiche e commerciali con la Cina, che non piace a Washington. I due Paesi hanno addirittura presentato un piano di pace congiunto per l’Ucraina, subito respinto sia dagli USA che da Kiev. Attualmente il flusso commerciale tra il Brasile e la Cina è tre volte maggiore rispetto agli Stati Uniti, ma l’80% delle esportazioni brasiliane è composto di materie prime e di prodotti di base.