BRICS: la quota del gruppo nel PIL globale supera quella del G7

Gli esperti finanziari dei BRICS lavorano alla creazione di un sistema di deposito comune per i Paesi membri del gruppo internazionale

Anton Siluanov

La quota dei 10 Paesi-membri del gruppo BRICS nel prodotto interno lordo (PIL) mondiale, calcolata in base alla parità di potere d’acquisto (PPA, in inglese Purchasing Power Parity, PPP) è già superiore alla quota dei Paesi del G7. Lo ha dichiarato il ministro delle Finanze della Federazione Russa, Anton Siluanov, all’apertura della seconda riunione dei ministri delle Finanze, dei governatori della Banche centrali dei Paesi BRICS e della New Development Bank, l’istituto di credito del gruppo. La riunione precede il summit dei BRICS, che si terrà a Kazan, in Russia, il 22-24 di ottobre 2024. All’evento dovranno partecipare oltre 40 tra i capi di Stato e di Governo, tra cui il presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan, e anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres.

Siluanov ha sottolineato che il “tasso medio di crescita delle economie del gruppo BRICS, nella sua nuova composizione dell’inizio del 2024 sarà del 4,4% all’anno, mentre la media mondiale è pari al 3,2 per cento”. Nel gennaio di quest’anno il gruppo BRICS, inizialmente costituito dal Brasile, dalla Russia, dall’India, dalla Cina e dal Sud Africa, è stato allargato a cinque nuovi membri: l’Arabia Saudita, l’Etiopia, l’Egitto, gli Emirati Arabi Uniti e l’Iran. La Turchia insieme a molti altri Paesi, tra cui Cuba, l’Indonesia e il Vietnam hanno chiesto di essere assunti ai BRICS come membri a pieno titolo.

“La quota dei Paesi BRICS nel PIL mondiale in base alla parità di potere d’acquisto nel 2024 raggiungerà un record del 36,7%, rispetto al 29,6% della quota dei Paesi del G7”, ha dichiarato il ministro russo, secondo cui gruppo sta lavorando tra l’altro alla creazione di un “sistema di deposito comune per i Paesi membri dell’associazione”. Secondo Siluanov “in aggiunta all’infrastruttura per i pagamenti, simile allo SWIFT, i BRICS stanno lavorando alla creazione di un sistema di deposito per i Paesi-membri, che si chiamerà BRICS-Clear”. L’obiettivo è quello di “creare un sistema di contabilità per i titoli all’interno della comunità BRICS, simile a quelli esistenti nei Paesi occidentali”, che però sono diventati difficili da utilizzare per la Russia e per alcuni altri Paesi del gruppo, tra cui l’Iran, “soggetti alle illegittime sanzioni internazionali”.