I giudizi di Joe Biden, che in un recente appuntamento elettorale ha bollato il presidente della Cina, Xi Jinping, come “dittatore”, sono “assurdi e irresponsabili” e violano la “dignità politica della Cina”.
Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, nel corso del briefing quotidiano a Pechino per i giornalisti dei media cinesi e internazionali.
“La Cina vuole esprimere il proprio profondo disappunto e la forte opposizione alle parole di Biden”, ha sottolineato Mao.
Come riferiscono i quotidiani americani “la dichiarazione del titolare della Casa Bianca ha colto di sorpresa l’entourage presidenziale”. E questo perché l’accusa di Biden è arrivata praticamente all’indomani della visita di tre giorni a Pechino del segretario di Stato americano, Anthony Blinken, che aveva cercato di “ricostruire i ponti con la Cina” e che era strato ricevuto nella capitale cinese ai massimi livelli politici dal ministro degli Esteri della Cina, Qin Gang, dal direttore della Commissione per gli Affari esteri del Partito comunista cinese, Wang Yi, e dallo stesso presidente Xi Jinping.