Il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken ha convocato la conferenza stampa per presentare i risultati del suo viaggio in Cina, dove sabato e domenica ha avuto colloqui prima con il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, e successivamente con il direttore della Commissione per gli affari Esteri del Partito comunista cinese, Wang Yi. Prima di partire per Washington Blinken è stato ricevuto per 35 minuti anche dal presidente cinese, Xi Jinping.
Su Taiwan gli Stati Uniti non hanno cambiato la loro posizione e sostengono il principio di “un’unica Cina”, ha detto Blinken durante l’incontro con il presidente Xi Jinping.
La stessa tesi è stata ripetuta da Blinken anche durante la conferenza stampa al termine del colloquio con Xi Jinping. “Non sosteniamo l’indipendenza di Taiwan, ma aiuteremo Taiwan a difendersi, se sarà necessario”, ha detto il capo della diplomazia statunitense.
Altre dichiarazioni di Blinken in conferenza stampa del 19 giugno a Pechino:
– Usa e Cina “sono entrambi responsabili per le future sorti del mondo”, ma le relazioni tra i due Paesi si trovano “nel punto di instabilità”.
– La Cina “tratta il business statunitense in maniera ingiusta”.
– Washington conduce la politica volta a “far abbassare i rischi” (derisking), ma non di “separazione” (decoupling) dall’economia cinese.
– Blinken si è rivolto con un appello alla Cina affinché aiuti a mantenere in vigore e ad allargare il “deal sul grano ucraino”, nell’ambito del quale – ha ricordato il capo della diplomazia Usa – dall’Ucraina sono stati esportati 32 milioni di tonnellate di grano*.
– Il dipartimento di Stato Usa “conta sull’aiuto della Cina per stroncare il flusso di fentanile (fentanyl) sintetico, che negli Stati Uniti è diventato la principale causa di decessi di persone dell’età compresa tra i 18 e i 49 anni”.
– Blinken ha detto di aver invitato il ministro degli Esteri cinese, Qin Gang, di visitare Washington e ha fatto sapere che nei prossimi tempi a Pechino si recheranno alcuni altri alti funzionari dell’Amministrazione di Biden.
– “Le divergenze sono profonde, ma gli Usa hanno una lunga esperienza di risolvere problemi molto complicati tramite la diplomazia”.
– Non è nell’interesse degli Stati Uniti “trasmettere alla Cina certe tecnologie” che potranno essere usate per “il programma missilistico” oppure a “scopi di rappresaglia”.
– Blinken ha sottolineato che l’Unione europea condivide questa posizione di Washington.
– “Non abbiamo prove che la Cina stia fornendo armi alla Russia”.
– La Cina, secondo Blinken, si è rifiutata di ripristinare i “canali destinati a ridurre il grado di conflittualità” tra le Forze armate cinesi e il Pentagono.
– “Nessuno ha detto, ha sottolineato infine Blinken, che subito riusciremo a risolvere tutti i problemi. Ma per tutta una serie di argomenti siamo riusciti a raggiungere buoni progressi nel corso di questa nostra visita”.
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* Nel suo discorso al 26° Forum economico internazionale di San Pietroburgo il 16 giugno scorso anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha toccato il tema dell’“accordo sul grano”, patrocinato dalle Nazioni Unite. Secondo le informazioni, rese pubbliche da Putin, in oltre un anno i Paesi africani e alcune altre Nazioni più bisognose hanno ricevuto meno del 4% del grano esportato dall’Ucraina.