“Cortina di ferro” per Gaza. Israele blocca forniture di elettricità e di acqua

In un conflitto armato anche l’energia e le risorse idriche diventano armi. Israele ha preannunciato l’“assedio totale” della Striscia di Gaza. E mentre una colonna di carri armati israeliani ha raggiunto il confine con Gaza, primo passo di un’operazione di terra contro Hamas, il Governo di Tel Aviv ha ordinato il black out totale dei territori.

“Ho ordinato l’interruzione totale ed immediata di forniture di acqua verso la striscia di Gaza. Due giorni fa erano state interrotte le forniture di energia elettrica e di carburante”, ha detto al quotidiano Times of Israel il ministro dell’Energia israeliano, Israel Katz.

Il black out energetico sarà seguito da un’operazione militare. Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha ordinato “l’assedio completo” della Striscia di Gaza. “Ho ordinato il completo assedio: non ci sarà elettricità, né cibo, né benzina. Tutto è chiuso”, ha dichiarato Gallanat. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu ha promesso che una “risposta di Israele all’attacco di Hamas cambierà il Medio Oriente”.

Intanto il nuovo bilancio delle vittime israeliane ha varcato la soglia delle 1.000 persone, mentre ci sarebbero 750 dispersi. La partecipazione a una rave party israeliana nel deserto sarebbe costata la vita ad almeno 260 persone. Nelle mani di Hamas ci sono cento ostaggi tra cui soldati e ufficiali dell’esercito israeliano. Il ministero della Sanità di Gaza ha parlato lunedì di oltre 530 vittime. Washington e Londra hanno annunciato l’uccisione in Israele dei 9 cittadini statunitensi e dei 10 britannici. Secondo le Nazioni Unite più di 123.000 persone sono fuggite dalla Striscia di Gaza per paura di un’imminente operazione militare israeliana.

Tel Aviv spera di non dover combattere su due fronti. Il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib ha dichiarato di aver ricevuto la garanzia dai vertici di Hezbollah che il partito armato filo-iraniano non interverrà nel conflitto: “Hezbollah ci ha promesso che non intende intervenire nella guerra a Gaza a meno che Israele non commetta un’aggressione nei confronti del Libano”, ha detto Bou Habib. L’Egitto, dove domenica erano stati uccisi due turisti israeliani, ha tentato una mediazione, proponendo a Israele e a Hamas di mettersi d’accordo sul cessate il fuoco immediato.