Uno spintone firmato Trump: dopo tre anni di negoziati il Regno Unito e l’India si sono affrettati a firmare un importante accordo commerciale.
I negoziati sono andati avanti a stento per oltre tre anni, ma martedì, 6 maggio, di fronte alle pressioni della “nuova politica tariffaria” degli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la sua ex colonia, India, hanno improvvisamente siglato un accordo commerciale bilaterale che riduce i dazi su diversi prodotti esportati da entrambi i Paesi.
L’intesa renderà dunque molto più vantaggioso il commercio bilaterale tra Londra e Nuova Delhi: l’India farà scendere dall’attuale 150% al 75% nel primo anno e successivamente al 40% i dazi sul gin e sul whisky britannici. Scenderanno dal 100% al 10% ma con un tetto massimo di importazioni all’anno i dazi sulle automobili più costose, e anche su molti altri prodotti fra cui cosmetici, dispositivi medici, componenti elettronici e del settore aerospaziale, bevande analcoliche, il salmone e l’agnello. Il Regno Unito abbasserà invece principalmente i dazi proibitivi sui vestiti e sulle scarpe.
L’accordo è stato raggiunto dopo tre anni di negoziati e poco dopo l’imposizione da parte dell’amministrazione del presidente statunitense Donald Trump di alti dazi che stanno rendendo più costoso per molti Paesi commerciare con gli Stati Uniti. Nel 2024 il commercio tra il Regno Unito e l’India aveva superato i 55,7 miliardi di dollari, mentre stando alle stime del Governo britannico, l’accordo con l’India “dovrebbe portare a un aumento di ulteriori 30 miliardi di euro entro il 2040”.