Il chatbot Deepseek potrebbe rappresentare un punto di svolta nel futuro dell’intelligenza artificiale. Perché è cinese e perché sembra che per la sua realizzazione siano stati spesi meno di 6 milioni di dollari. DeepSeek è una startup cinese fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e supportata dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou.
Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore “il suo modello R1-Zero da 671 miliardi di parametri, promette di avere capacità di ‘ragionamento’ al pari dei modelli o1 e o3 di OpenAI”.
La notizia che Deepseek è al vertice dei download sui telefoni Apple ha creato il panico oltre oceano perché giunge in un momento in cui negli Stati uniti si stanno pensando a investimenti miliardari per mantenere un vantaggio competitivo nell’intelligenza artificiale, vantaggio che a questo punto è tutto da dimostrare. Riporta ancora Il Sole 24 Ore:”il costo di allenamento di un modello Deepseek è di 5,6 milioni di dollari, molto inferiore ai 100 milioni o più stimati da Anthropic”.
Insomma, a poco sarebbe valsa la “guerra dei chip” che ha fatto sì che Nvidia non potesse dare i suoi chip più performanti a Pechino. Il risultato è infatti stato raggiunto con un modello di chip inferiore. E la prima conseguenza tangibile è stata proprio ai danni di Nvidia che ha bruciato 589 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato in un solo giorno.
Anche Donald Trump è intervenuto sulla questione definendo Deepseek “un bene”. Questo perché significa che “non bisogna spendere tutti quei soldi” per l’intelligenza artificiale. C’è anche un secondo motivo:”Deve essere una sveglia per la nostra industria”.