È partito il secondo turno delle cruciali elezioni presidenziali in Turchia

Per il momento si vota nelle sedi all’estero: a Berlino, Roma, Madrid e Nicosia le urne sono state aperte presso le sedi diplomatiche della Turchia in questi Paesi europei

I cittadini turchi residenti all’estero sono già stati chiamati alle urne per il secondo turno delle drammatiche elezioni presidenziali. Secondo le informazioni, diffuse dall’emittente TV “Euronews”, “al primo turno l’affluenza degli elettori non residenti in Turchia si era fermata al 53%. Il 57% aveva votato per il presidente uscente Recep Tayyip Erdogan, mentre lo sfidante, Kemal Kılıcdaroglu, aveva raccolto appena il 39% delle preferenze”.
Erdogan è stato votato soprattutto nei Paesi dove la comunità turca è più numerosa. In Germania, dove risiedono 1,5 milioni di turchi, ha ottenuto il 65% dei voti (475 mila voti, il 13% del totale degli elettori all’estero). In totale sono 3,4 milioni gli elettori che votano fuori dai confini turchi.
“A Berlino – secondo le fonti della TV “Euronews” – e nelle altre sedi elettorali in Germania si potrà votare fino al 24 maggio. I 20 mila elettori turchi in Italia avranno tempo fino a lunedì 22”.
Le schede elettorali consegnate a Madrid e Barcellona raggiungeranno la Turchia con voli di linea della Turkish Airlines accompagnati da corrieri diplomatici la mattina del 23 maggio.
A Nicosia, la capitale dell’isola di Cipro divisa a metà tra la repubblica greca e quella turca, il peso della scelta sulla scheda elettorale va oltre il semplice voto dall’estero. Lo status della parte Nord dell’isola dipende soprattutto dalla politica estera di Ankara, che è l’unica ad aver riconosciuto la Repubblica dopo la dichiarazione di indipendenza del 1983.