Elezioni presidenziali in Russia: l’affluenza alle urne supera il 50%

Il portavoce del ministero degli Esteri della Russia, Maria Zakharova: “Nell'ultimo anno gli europei e gli americani hanno cercato in tutti i modi di rovinare le elezioni presidenziali, ma non ci sono riusciti”.

Maria Zakharova

Nel secondo giorno e penultimo delle elezioni presidenziali russi (15-17 di marzo 2024), l’Ucraina ha intensificato gli attacchi contro i territori sud-occidentali della Russia lanciando decine di droni esplosivi e organizzando dei raid di gruppi di sabotaggio. Nella regione russa di Belgorod, sottoposta da giorni a pesanti bombardamenti ucraini, le autorità hanno deciso di tenere chiusi per almeno due giorni i centri commerciali, mentre le scuole, dove tradizionalmente sono stati allestiti seggi elettorali rimarranno chiuse anche lunedì e martedì.

In un comunicato stampa il ministero della Difesa della Federazione Russa ha fatto sapere che “nelle ultime 24 ore sono stati respinti alcuni nuovi tentativi di infiltrazione nelle aree di Spodariushino e Kozinka, nella regione di Belgorod, nel corso dei quali gli ucraini hanno perso almeno 30 militari”.

Nella regione russa di Samara, circa 900 chilometri a sud-est di Mosca nella notte tra venerdì e sabato un attacco ucraino con droni ha colpito due raffinerie di petrolio a Syzran e a Novokuibyshevskij, innescando incendi che sono stati rapidamente domati.

Intanto nelle maggiori città russe sabato 16 marzo nei seggi elettorali non sono più stati registrati nuovi incidenti simili a quelli di ieri, quando a Mosca e a Rostov sul Don decine di schede già inserite nelle urne erano state sabotate con il tipico disinfettante verde indelebile, molto diffuso in Russia e chiamato “zeliònka”.

Come ha fatto sapere il vice presidente della Commissione elettorale centrale della Russia, Nikolaj Bulaev, alle ore 16:00 (14:00 in Italia) l’affluenza alle urne ha superato il 50 per cento. Questo dato, ha precisato Bulaev “tiene conto solamente di coloro che sono andati a votare ai seggi” e non prende ancora in considerazione il risultati del voto online, per il quale si erano registrati oltre 4 milioni di elettori russi. I seggi elettorali rimarranno aperti oggi e domenica 17 marzo fino alle ore 20. Come ha riferito il Cremlino, il presidente russo, Vladimir Putin, ha votato online sabato dalla sua residenza di Novo Ogarevo, vicino a Mosca.

I dati ufficiali per le presidenziali in Russia riferiscono di “percentuali altissime di votanti nelle nuove regioni”, rientrate nella Federazione russa il 30 settembre del 2022 in seguito ai referendum popolari. Secondo l’agenzia stampa “RIA Novosti”, nella Repubblica popolare del Donetsk ha già votato il 70% degli aventi diritto, in quella di Lugansk il 40%, nelle regioni di Zaporozhie e di Kherson ha votato rispettivamente il 55% e il 69% degli elettori.

Coma ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, i Paesi occidentali “non amichevoli” hanno cercato in tutti i modi di “boicottare” le elezioni presidenziali in Russia, anche con l’impiego di “agenti di influenza o semplicemente mercenari” tra le file dell’opposizione, ma non ci sono riusciti.

“Nell’ultimo anno – ha sottolineato Zakharova – gli europei e gli americani hanno cercato in tutti i modi di rovinare le elezioni presidenziali, impedirle o distorcere il concetto di elezioni”. E questo anche con campagne di disinformazione online e bloccando le app di organizzazioni russe e piattaforme digitali. Tutto questo “non è servito a niente”, ha aggiunto Zakharova, assicurando che la Russia si è invece unita “di fronte alle minaccie” e “per risolvere i problemi che abbiamo di fronte”.

Osservatori internazionali vigilano sull'andamento del voto in uno dei seggi elettorali