Emirati Arabi costruiranno in Egitto due stazioni per lo stoccaggio di energia elettrica

La nuova strategia energetica dell’Egitto è volta ad aumentare entro il 2030 fino al 42% la quota di energia rinnovabile nel mix elettrico del Paese e al 65% entro il 2040.

Mostafa Madbouly

La Società egiziana per la trasmissione di energia elettrica (EETC) ha firmato domenica, 23 febbraio, con la società energetica degli Emirati Arabi Uniti, “Amea Power”, un accordo per la costruzione di due stazioni autonome di stoccaggio dell’elettricità a batteria con una capacità complessiva di 1.500 megawatt/ora (MWh).

“Amea Power” è società leder del settore delle nuove energie che opera in molti Paesi del mondo, tra cui l’Uzbekistan, dove nel sud di questa repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale, l’azienda emiratina sta costruendo un parco eolico da 1.000 MWh di energia elettrica.

Come scrive la stampa egiziana l’accordo rientra nella strategia del Governo dell’Egitto di “espandere l’integrazione nel sistema energetico del Paese nord-africano delle energie rinnovabili, e di ridurre la dipendenza dell’Egitto dai combustibili fossili”. In base all’accordo, “Amea Power” costruirà due impianti di accumulo di elettricità a batterie: una stazione da 500 MWh sarà situata nella città di Benban (nel governorato di Aswan, nella parte centrale dell’Egitto), mentre un’altra, da 1.000 megawatt/ora, si troverà a Zafarana, nell’est del Paese.

Come ha sottolineato un rappresentante di “Amea Power”, il “progetto comprenderà anche alcune sottostazioni e una serie di connessioni alla rete elettrica per integrare in modo efficiente l’energia accumulata nel sistema elettrico nazionale egiziano”. La scelta delle città, dove verranno costruite due innovativi siti di stoccaggio è stata coordinata dall’Autorità per le energie nuove e rinnovabili (NREA), in linea con il piano di sviluppo delle energie rinnovabili dell’Egitto che mira a “massimizzare l’efficienza delle risorse, a ridurre il consumo di combustibili fossili e a tagliare le emissioni di carbonio”.

In particolare Benban è nota in Egitto come città-modello per l’energia solare: vi si trova una centrale fotovoltaica “Benban Solar Park”  i cui pannelli sono in grado di generare 3,8 Terrawatt/ora (TWh) di energia elettrica all’anno.

Intanto l’Egitto sta accelerando la transizione verso l’energia pulita nell’ambito del programma “Vision 2030” e della Strategia energetica nazionale, estesa fino al 2040, che di recente è stata approvata dall’esecutivo, guidato dal primo ministro, Mostafa Madbouly (nella foto). La nuova strategia energetica dell’Egitto è volta ad aumentare entro il 2030 fino al 42% la quota di energia rinnovabile nel mix elettrico del Paese e al 65% entro il 2040, posizionando l’Egitto come leader regionale nello sviluppo di energie sostenibili.