Emirati Arabi: presentata strategia digitale 2025-2027

Nel giro di tre anni Abu Dhabi investirà nelle tecnologie legate all’intelligenza artificiale 3,51 miliardi di dollari

Marco Rubio

Gli Emirati Arabi Uniti ha presentato un programma volto a sviluppare delle tecnologie digitali per il periodo 2025-2027 che come l’obiettivo di base il posizionamento del Paese arabo “tra i leader globali nella governance guidata dall’intelligenza artificiale (IA)”. In un comunicato, diffuso dall’ufficio stampa del Governo di Abu Dhabi, si sottolinea che la “strategia mira a trasformare l’esecutivo degli Emirati Arabi in un’entità smart, alimentata dall’intelligenza artificiale e guidata dalle alte tecnologie”.

Nella realizzazione del programma nel triennio 2025-2027 saranno investiti 13 miliardi di dirham emiratini (3,51 miliardi di dollari), che – scrive il Governo – “saranno spesi per promuovere l’innovazione, per migliorare le capacità digitali e per accelerare l’adozione delle tecnologie del 21mo secolo nelle operazioni governative”.

Gli Emirati Arabi godono di una reputazione molto alta per il suo ruolo nel promuovere pace e cooperazione nel Grande Medio Oriente e in tutto il mondo. Non per caso il nuovo segretario di Stato USA, Marco Rubio (nella foto), tra i primissimi contatti diretti con i leader mondiali ha chiamato al telefono il vice primo ministro e ministro degli Affari Esteri degli Emirati Arabi Uniti, Abdullah bin Zayed Al Nahyan, per discutere “dell’importanza del partenariato strategico tra gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi per rafforzare la pace e la stabilità nella regione”.

Rubio e Bin Zayed Al Nahyan si sono impegnati “a elevare le relazioni bilaterali e a lavorare insieme su opportunità comuni e per contrastare minacce condivise”. Tra gli oggetti del colloqui anche l’accordo di cessate il fuoco a Gaza, il rilascio degli ostaggi e gli aiuti umanitari per Gaza. Il segretario ha ribadito l’importanza di questo accordo per la sicurezza e la stabilità regionali, sottolineando la necessità di proseguirne l’attuazione e di avviare ulteriori discussioni per promuovere la pianificazione post-conflitto per la governance e la sicurezza di Gaza nel lungo periodo.