Eni apre in tempi record un nuovo giacimento in Costa d’Avorio

Eni ha reso operativo in queste ore un nuovo giacimento gas-petrolifero in Costa d’Avorio. Lo ha reso noto la stessa azienda sottolineando le tempistiche strettissime di implementazione dell’opera e i risvolti economici e sociali per il Paese dell’Africa occidentale.

Il giacimento denominato Baleine (balena) si trova al largo della costa ivoriana, è stato scoperto nel 2021 e in soli 2 anni si è passati alla produzione con la collaborazione del partner Petroci, la società nazionale di operazioni petrolifere.

La prima fase del progetto ha previsto la messa in opera della  FPSO (Unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico) Baleine capace di trattare fino a 15.000 barili di olio e circa 25 milioni di piedi cubi standard al giorno. La seconda fase, prevista per la fine del 2024, permetterà di portare la produzione a 50.000 barili di olio e 70 Mscf  di gas associato e, a progetto ultimato, si arriverà a 150.000 barili e 200 Mscf al giorno.

“L’avvio di Baleine è una pietra miliare nelle attività di Eni. Partendo da uno straordinario successo esplorativo abbiamo raggiunto un time to market leader nel settore a meno di 2 anni dalla dichiarazione di scoperta commerciale – ha commentato Claudio Descalzi, ad di Eni – Questo risultato rappresenta i principi fondamentali della nostra strategia, che comprende il pionieristico progetto net-zero dell’Africa, lo sviluppo accelerato, la fornitura di gas al mercato locale e la promozione di una transizione giusta”.

Grazie alle estrazioni di Baleine da un lato sarà migliorato l’accesso degli ivoriani all’energia, dall’altro si permetterà al Paese di diventare un hub del gas in Africa occidentale esportando in  Ghana, Burkina Faso, Mali, Benin, Togo e Liberia. La produzione di olio sarà invece funzionale a rilanciare l’export.

A margine del nuovo impianto di estrazione, in partnership con il Governo Ivoriano e con la ONG AVSI, Eni ha avviato un progetto che promuove la distribuzione alla popolazione di fornelli migliorati finalizzati alla riduzione del consumo di legno e delle relative emissioni. Questo permette la generazione di crediti di carbonio che permetteranno di compensare le emissioni residuali Scope 1+2 legate allo sviluppo del progetto Baleine. In 7 anni saranno distribuiti 300.000 fornelli di cui beneficeranno 1 milione di persone.