Europa, dilaga la protesta degli agricoltori, Von der Leyen cerca di mediare

In Europa di sono moltiplicate in queste settimane le proteste degli agricoltori. Olanda, Germania, Francia e Italia, tra gli altri, temono le ripercussioni sul settore del Green Deal. A iniziare era stata la Germania in seguito ai tagli ai sussidi agricoli e agli sconti sul gasolio per tappare il “buco” da 60 miliardi nel bilancio federale. L’ultima, in ordine di tempo, a protestare è la Francia con una serie di manifestazioni e “cinque blocchi” annunciati a Parigi dal sindacato francese FDSEA a partire dal pomeriggio del 26 gennaio, l’obiettivo dichiarato è ambizioso: “bloccare Parigi”.

Gli agricoltori protestano in generale per le normative, a loro dire troppo stringenti per il settore, legate ai provvedimenti per minimizzare le emissioni e migliorare l’impatto ambientale. Vengono poi richiese semplificazione delle procedure amministrative lo stop ai divieti per i pesticidi e, in particolare in Italia, c’è anche l’aspetto della possibile diffusione delle farine di insetti e l’argomento “carne coltivata”. Altri paesi come Polonia, Ungheria e Romania protestano invece particolarmente per l’import di prodotti low cost, come ad esempio il pollame che arriva dall’Ucraina.

Manca insomma un equilibrio tra obiettivi economici, ecologici e sociali. Per questo il presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, sta cercando di correre ai ripari indicendo una conferenza a cui hanno preso parte una trentina di attori dell’agricoltura comunitaria per avviare un dialogo che possa costituire le fondamenta su cui sarà eventualmente riformata la politica agricola comunitaria.

“C’è una crescente polarizzazione sulle questioni agricole , sono profondamente convinta che possiamo superarla solo attraverso il dialog”ha commentato von der Leyen. Il presidente della Commisione europea ha anche ammesso che gli agricoltori sono spesso il soggetto più vulnerabile della catena del valore. “Il nostro obiettivo è sostenere i vostri mezzi di sussistenza e garantire la sicurezza alimentare europea”, ha concluso Von der Leyen.