FMI: riviste al ribasso previsioni di crescita dell’eurozona

Tra tutti i Paesi della zona dell’euro la Germania è messa a più dura prova dal consolidamento fiscale e dal forte calo dei prezzi degli immobili

Proiezioni economiche a tinte fosche per l’Europa. Secondo le stime del Fondo monetario internazionale (FMI) l’economia della zona euro dovrebbe crescere nel 2024 appeno dello 0,8% e per “accelerare” fino all’1,2% l’anno prossimo. Rispetto alle analoghe previsioni di luglio, gli analisti dell’FMI hanno rivisto al ribasso le proprie stime per entrambi gli anni, rispettivamente dello 0,1% per il 2024 e dello 0,3% per il 2025.

Nell’area euro, hanno scritto gli esperti del Fondo monetario, la crescita sembra aver raggiunto il punto più basso nel 2023: “Un po’ più debole rispetto alle proiezioni di aprile e di luglio 2024, la crescita del PIL nella zona dell’unica moneta europea dovrebbe risalire fino a un modesto 0,8% nel 2024, grazie al miglioramento delle esportazioni, in particolare di beni. Nel 2025, la crescita dovrebbe salire ulteriormente a quota dell’1,2%, soprattutto grazie al previsto rafforzamento della domanda interna”.

In questo contesto “l’aumento dei salari in termini reali dovrebbe stimolare i consumi” e un graduale allentamento della politica monetaria, soprattutto le eventuali nuove riduzioni dei tassi d’interessa dalla Banca centrale europea “dovrebbe sostenere gli investimenti”. Secondo gli analisti dell’FMI la “persistente debolezza del settore manifatturiero continua a pesare molto sulla crescita economica dei Paesi come la Germania e l’Italia”.

Tuttavia, ha sottolineato il Fondo monetario, “mentre la domanda interna dell’Italia dovrebbe beneficiare del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) finanziato dall’Unione europea, la Germania è messa a dura prova dal consolidamento fiscale e dal forte calo dei prezzi degli immobili”.

Per scaricare il testo integrale del Rapporto del Fondo monetario internazionale dal sito di Pluralia (PDF, in inglese) seguire questo link