Dopo una crisi politica, durata oltre due mesi, il premier, Michel Barnier presenta il nuovo esecutivo francese
Malgrado la decisa vittoria della sinistra alle elezioni legislative di luglio, il nuovo Governo della Francia “tende a destra”. La nuova formazione, presentata sabato sera (21 settembre per chi legge) dal primo ministro Michel Barnier, sarà composta di 39 ministri, disposti secondo una gerarchia tipica dell’esecutivo francese.
Le cariche più rilevanti sono quelle dei ministri; seguono poi i delegati dei ministri e i segretari di Stato. Tra i 17 ministri, 7 sono di “Ensemble”, la coalizione di centro che fa capo al presidente, Emanuel Macron, mentre 3 sono dei “Repubblicani”. E questo nonostante il fatto secondo cui la “vincitrice indiscussa” delle legislative di due mesi fa è stata l’alleanza di sinistra, chiamata il “Nuovo Fronte Popolare” che ha ottenuto 188 seggi. La coalizione “Ensemble”, ha vinto 161 seggi, mentre il “Rassemblement National”, l’estrema destra francese, si è piazzato al terzo posto con 142 seggi. In ultima quarta posizione si è trovata la destra conservatrice francese dei “Repubblicani”, con 48 seggi.
Il centrista Jean-Noël Barrot, che all’esecutivo precedente aveva ricoperto la carica di ministro delegato agli Affari europei, è stato promosso a capo della diplomazia francese. Sébastien Lecornu, uno dei più stretti collaboratori di Macron, è stato riconfermato al vertice del ministero della Difesa, che in Francia si chiama ministero delle Forze Armate e dei Veterani.
E dopo la presentazione del nuovo esecutivo, lunedì 23 settembre, il presidente Macron riunirà il Governo per un Consiglio dei ministri.
I vertici dei 17 principali ministeri francesi
Didier Migaud, ministro della Giustizia
Catherine Vautrin, ministro del partenariato con i territori e del decentramento
Bruno Retailleau, ministro dell’Interno
Anne Genetet, ministro dell’Istruzione
Jean-Noël Barrot, ministro dell’Europa e degli Affari esteri
Rachida Dati, ministro della Cultura e del Patrimonio
Sébastien Lecornu, ministro delle Forze Armate e dei Veterani
Agnès Pannier-Runacher, ministro della Transizione ecologica, dell’Energia, del Clima e della Prevenzione dei rischi
Antoine Armand, ministro dell’Economia, delle Finanze e dell’Industria
Geneviève Darrieussecq, ministro della Sanità e dell’accesso alle cure
Paul Christophe, ministro della Solidarietà, dell’Autonomia e della Parità di genere
Valérie Létard, ministro dell’edilizia abitativa e del rinnovamento urbano
Annie Genevard, ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste
Astrid Panosyan-Bouvet, ministro del Lavoro e dell’occupazione
Gil Averous, ministro dello Sport, della Gioventù e del Volontariato
Patrick Hetzel, ministro dell’Istruzione superiore e della ricerca
Guillaume Kasbarian, ministro della Funzione Pubblica, della Semplificazione e della Trasformazione dell’Azione Pubblica