Bardella condanna "l'alleanza del disonore", la sorpresa Melenchon reclama il governo, Attal si dimette
A sorpresa, l’onda del Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e Jordan Bardella si è infranta sullo scoglio del secondo turno (e delle 218 desistenze) delle elezioni legislative francese. La coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare ha ottenuto 178 seggi in quello che sarà il prossimo Parlamento, contro i 156 di Ensemble, che fa capo al presidente Emmanuel Macron, mentre il RN si è fermato a 142 seggi. E’ quanto dicono i risultati definitivi diffusi dal Ministero degli Interni francese. Ed è stata una sorpresa assoluta visto il 33% del primo turno e con i numeri dei sondaggi che davano il RN vincitore ancora nel pomeriggio di ieri.
Jean-Luc Mélenchon, il leader de La France Insoumise, il partito di estrema sinistra che ha la maggioranza dei seggi nella coalizione vincente ha subito rivendicato il governo: “Siamo pronti, Macron riconosca la sconfitta, ha il dovere di chiamare il Nuovo Fronte Popolare a governare”. Ma non ha i numeri per farlo e infatti molti analisti temono che il Paese possa diventare letteralmente ingovernabile.
Il premier Gabriel Attal si è dimesso già nella serata del 7 luglio, a risultati non ancora definitivi, e nel farlo ha preso le distanze da Macron: “Lo scioglimento dell’Assemblea non è stata una mia scelta, e anzi mi sono rifiutato di subirla”.
Bardella, l’enfant prodige della destra che ha a lungo assaporato una vittoria mai arrivata ha dato la colpa agli accordi di desistenza che hanno portato i moderati a votare estrema sinistra e viceversa: “Ha vinto l’alleanza del disonore che priva i francesi di un governo del vero cambiamento”, ha dichiarato. Nel frattempo la leader del RN, Marine Le Pen, ha deciso di vedere il bicchiere mezzo pieno, forse pensando già all’obiettivo presidenziali del 2027. “La marea sta salendo, non è stato abbastanza, ma continua a crescere: la vittoria è solo rimandata”.
Il risultato è stato anche il frutto di una grande risposta popolare con un’affluenza del 67% per cento, la più alta dal 1981, quando vinse François Mitterrand.
La festa per la vittoria della sinistra si è però trasformata in violenza con scontri e cariche, secondo quanto riporta l’ANSA, tra “manifestanti, black block e poliziotti a Place de la République a Parigi, mentre incidenti si sono registrati anche in altre città del Paese con almeno un agente ferito dal lancio di una molotov”.