Gaza, il bilancio delle vittime arriva a 36.284

Nel frattempo torna ad essere difficoltoso l'ingresso degli aiuti e l'UE sblocca finanziamenti per l'Autorità nazionale palestinese e per l'UNRWA

Il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani è salito a 36.284. Tanti sono i palestinesi che sono stati uccisi dal 7 ottobre 2023, giorno delle incursioni di Hamas sul territorio israeliano che hanno scatenato l’infinita rappresaglia della Forza di difesa israeliana. Sarebbe invece di 82.057  il numero dei feriti secondo i dati del ministero della Sanità palestinese e riportati da Al Jazeera. Solo nelle ultime 24 ore sono state uccise 60 persone mentre la conta dei feriti segna 280.

Ad aggravare la situazione già disperata della popolazione c’è lo stop voluto da Israele ai camion con aiuti umanitari per Gaza che erano stati inviati dall’Egitto al valico di Kerem Shalom. Il motivo sarebbe la rirpresa degli scontri armati nell’area di Rafah,  in seguito alla ripresa di scontri armati tra Israele e Hamas nell’area e vicino a Rafah sul lato palestinese. Lo riporta l’ANSA citando fonti della Mezzaluna rossa. Anche la discussa via di accesso via mare attraverso il discusso pontile costruito dall’esercito statunitense è al momento fuori uso a causa del mare grosso che ha danneggiato la struttura.

Nel frattempo da Bruxelles arriva la notizia dello sblocco da parte della Commissione europea di una seconda tranche di assistenza finanziare di 25 milioni di euro per l’Autorità palestinese e di 16 milioni per l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA). “Questo nuovo pagamento all’UNRWA porta a 66 milioni di euro il totale dell’assistenza allo sviluppo dell’UE su 82 milioni di euro per l’Agenzia delle Nazioni Unite nel 2024”, si legge in un comunicato della UE.

Proprio l’UNRWA era stata al centro delle polemiche perché accusata da Israele di avere alcune persone che avevano preso parte agli attacchi del 7 ottobre tra i suoi dipendenti. Questo aveva provocato uno stop degli aiuti da parte di diversi Paesi occidentali. Recenti indagini di una commissione della Comunità europea hanno tuttavia concluso che non ci sono prove delle accuse di Israele e così diversi Paesi europei hanno annunciato che torneranno a finanziare l’agenzia delle Nazioni unite.