Germania: in forse i sussidi sociali e i fondi per rinnovabili

Polemica: per Gunar Hering, presidente dell'azienda energetica “Enertrag”, l'energia eolica e solare “è più economica del nucleare”.

Thorsten Frei

Più si avvicina la data delle elezioni politiche in Germania, più va su di giri la polemica tra i partiti sul futuro economico dell’ex “locomotiva industriale dell’Europa”.

Qualora l’Unione cristiano-democratica (CDU), dovesse vincere le elezioni del 23 febbraio prossimo, avrebbe subito in programma di “tagliare il Buergergeld, come si chiama in Germania il sussidio di cittadinanza, concesso ai disoccupati di lungo corso”. Inoltre, ha dichiarato il presidente del gruppo parlamentare della CDU, Thorsten Frei (nella foto), dovranno essere rivisti al ribasso i fondi per l’espansione delle energie rinnovabili.

“Bisogna stabilire delle priorità, il che significa che bisogna analizzare più attentamente tutti i tipi di sussidi. Bisogna dire apertamente che non siamo in grado di finanziare a lungo termine una spesa di 50 miliardi di euro per il Buergergeld. Se riuscissimo a integrare nel mercato del lavoro 100.000 persone abili al lavoro ma disoccupate, ciò significherebbe un alleggerimento per il bilancio federale di circa due o tre miliardi di euro”, ha dichiarato Frei, secondo il quale la “CDU vuole assolutamente ridurre i sussidi per l’espansione dell’energia eolica e solare, che ora vengono finanziati attraverso il bilancio federale tramite i cosiddetti sussidi EEG”.

Secondo l’emittente “Deutsche Welle” nel corso del 2024 il tasso di disoccupazione in Germania è aumentato dello 0,4% (+187.000 disoccupati), mentre il numero totale dei senza lavoro ha raggiunto quota di oltre 2,99 milioni di persone.

Mentre l’Alternativa per la Germania (AfD), il secondo partito nelle preferenze degli elettori (21%), ha annunciato l’intenzione di “rimettere in moto tutte le centrali nucleari in Germania”, Gunar Hering, presidente dell’azienda energetica “Enertrag”, uno dei principali attori tedeschi nel settore delle energie rinnovabili, ha dichiarato che “l’energia eolica e quella solare continuano a essere molto più economiche rispetto al nucleare, dato che avere una centrale nucleare che rispetti tutti gli standard di sicurezza è molto costoso”.

Difendendo il settore dei rinnovabili, Hering ha auspicato un significativo potenziamento dell’energia eolica e solare: “Abbiamo bisogno di un’espansione che sia controllata a livello regionale affinché sia ​​economicamente vantaggiosa. Inoltre, per le poche ore dell’anno in cui l’energia eolica e solare non sono sufficienti, sono necessarie centrali elettriche di riserva, idealmente alimentate da idrogeno”, ha dichiarato infine Hering.