Il cancelliere, Olaf Scholz: “È necessario intervenire laddove le importazioni cinesi a basso costo danneggino effettivamente l'economia”.
Mentre il Consiglio europeo si prepara a votare giovedì, 3 ottobre, sui dazi da imporre ai veicoli elettrici cinesi, l’Associazione dell’industria automobilistica tedesca (VDA) ha chiesto con forza al Governo della Germania a votare decisamente contro. “Il Governo federale deve prendere una posizione chiara e dichiarare di non essere d’accordo con l’introduzione di dazi. L’astensione non è un’opzione. Allo stesso tempo il Governo tedesco deve richiedere ulteriori negoziati costruttivi a cui devono partecipare tutti i soggetti coinvolti”, ha dichiarato il presidente della VDA, Hildegard Mueller (nella foto), secondo cui “l’introduzione di dazi aumenterebbe ulteriormente il rischio di un conflitto commerciale globale. Una guerra che conoscerà solo perdenti e che colpirebbe soprattutto la Germania in quanto Paese esportatore”.
Anche il ministro tedesco dei Trasporti, Volker Wissing (nella foto), ha alzato la voce contro l’eventuale introduzione dei dazi proibitivi sulle auto elettriche provenienti dalla Cina: “I dazi costruiranno delle barriere di mercato che non sono uno strumento adatto a rafforzare la competitività dell’industria automobilistica”, ha detto Wissing, secondo cui “la sostenibilità futura dell’industria automobilistica sarà misurata dalla possibilità che le auto elettriche possano essere offerte a un prezzo competitivo. L’obiettivo dei produttori di veicoli deve quindi essere quello di produrre in modo competitivo per la Germania e per i mercati mondiali. Sono molto fiducioso e confido che l’industria automobilistica tedesca sopravviverà alla concorrenza globale”.
E anche il cancelliere tedesco, Olaf Scholz è arrivato alla conclusione che nella discussione sulla possibilità che l’Unione europea possa introdurre dazi sulle auto elettriche cinesi, “è necessario continuare i negoziati con Pechino per non danneggiare la nostra industria automobilistica”. Durante un forum, organizzato a Berlino dall’Associazione tedesca per il commercio con l’estero (BGA) Scholz ha sottolineato che bisogna proteggere l’economia della Germania dalle pratiche commerciali sleali: “Si tratta di creare condizioni di parità. Tuttavia, la nostra reazione come Ue non deve portarci a danneggiare noi stessi. Ecco perché i negoziati con la Cina sui veicoli elettrici devono continuare”, ha dichiarato Scholz. Ma subito si sono prospettati alcuni nuovi “campi di battaglia” contro l’export cinese: il cancelliere ha precisato che “è necessario intervenire laddove le importazioni cinesi a basso costo danneggino effettivamente l’economia, ad esempio nel caso dell’acciaio”.