Il presidente russo: l’assedio di Leningrado rientra tra i crimini più odiosi dei nazisti di Hitler contro l’umanità come l’Olocausto
Il popolo della Federazione Russa ricorderà sempre che sono stati i militari sovietici a sconfiggere il male dell’Olocausto e a conquistare la vittoria. In una dichiarazione, pubblicata dal Cremlino in occasione della cerimonia commemorativa del Giorno della memoria e dell’80mo anniversario della liberazione dei prigionieri del campo di concentramento di Auschwitz da parte dell’Armata Rossa, il presidente russo Vladimir Putin ha sottolineato che “la Giornata internazionale della memoria delle vittime dell’Olocausto è una data luttuosa di grande significato morale e umanistico. Nel gennaio 1945, l’Armata Rossa ha liberato il campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau (Oświęcim), rivelando all’umanità la verità sui crimini dei nazisti e dei loro scagnozzi, che hanno sterminato milioni di ebrei, russi, zingari e altri popoli. E ricorderemo sempre che è stato il militare sovietico a stroncare questo male terribile e totale e a conquistare la Vittoria, la cui grandezza rimarrà per sempre nella storia del mondo“, ha dichiarato il presidente russo.
Clamorosamente la Russia non è stata invitata a partecipare agli eventi commemorativi in Polonia. In questi giorni Putin (nella foto) si trova a San Pietroburgo in occasione dell’81mo anniversario della completa liberazione della città, allora Leningrado, dall’assedio tedesco, che, secondo il presidente russo, dev’essere considerato “alla pari dell’Olocausto”.
“È assolutamente chiaro che l’assedio di Leningrado rientra tra i crimini più odiosi contro l’umanità come l’Olocausto, i campi di sterminio e le azioni punitive dei collaborazionisti nazisti contro i civili. L’assedio di Leningrado ha causato più di un milione di vittime”, ha sottolineato il presidente russo. Putin ha ricordato poi che l’assedio di Leningrado è durato quasi due anni e mezzo (872 giorni, dall’8 settembre del 1941 e fino al 27 gennaio del 1944, N.d.R.) ed “è stato senza precedenti in termini di crudeltà e cinismo”.