L’azienda di Elon Musk che produce auto elettriche, Tesla, sta richiamando 2 milioni di autovetture negli Stati uniti per problemi al sistema di guida autonoma. Si tratterebbe sostanzialmente di tutte le Tesla vendute dopo il 2015 e dotate di questo sistema in circolazione. La procedura è scattata dopo che l’autorità di regolamentazione della sicurezza aveva stabilito che il sistema “Autopilot” presentava alcuni problemi. Le indagini da parte della National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) erano iniziate nel 2021 e in particolare volevano capire se il sistema garantisce che il guidatore presti comunque la necessaria attenzione mentre è inserita la guida assistita.
Stiamo parlando di un meccanismo che consente alle auto di sterzare, accelerare e frenare automaticamente all’interno della propria corsia e nei modelli più avanzati anche di cambiare corsia nella marcia autostradale, ma non di auto completamente autonome.
Nel dettaglio questi mezzi fanno parte del livello 2 dei 5 definiti dalla Society of Automotive Engineers (SAE) che indicano un livello crescente di autonomia del veicolo. Del livello 1 fanno parte le auto con sistemi di guida assistita di base, come l’ABS, il Cruise Control e il rilevamento di corsia. Nel livello 2 rientrano gli autoveicoli a guida autonoma parziale, con intervento in frenata e accelerazione in caso di pericolo. Il livello 3 prevede che l’auto si possa sostituire al guidatore in alcune situazioni, ma richiede la prontezza del guidatore per intervenire. Con il livello 4 si arriverà a un’elevata automazione, con l’auto capace di monitorare l’ambiente circostante tramite sensori: il guidatore può intervenire ma l’auto può operare autonomamente. I livello 5 infine prevede la piena automazione con l’auto che si adatta a scenari complessi e gestisce in autonomia l’intero processo.
Nel caso di Tesla siamo al livello 2, nonostante Elon Musk abbia dichiarato nei mesi scorsi che già entro il 2023 si sarebbe potuti arrivare al livello 4 e 5 (ma in precedenza aveva annunciato già per il 2016 la guida totalmente autonoma).
Il problema che sta alla base del richiamo è quindi legato al fatto che i sistemi attualmente in commercio possono indurre il guidatore a fidarsi troppo della tecnologia. La NHTSA ha cercato di capire se il guidatore potrebbe essere indotto in errore quando utilizza il sistema di assistenza alla guida e la conclusione cui sono arrivati è che la tecnologia di Tesla aumentare la sicurezza ma solo se è usata in maniera responsabile.
Pur dichiarandosi in disaccordo con l’autorità, Tesla ha confermato, secondo quanto riporta Reuters, di voler distribuire un aggiornamento OTA (over the air, cioè un aggiornamento software che avviene da remoto) che apporterà ulteriori controlli e avvisi finalizzati a rendere il pilota attento e responsabile quando è attivo il sistema di guida assistita. La società statunitense ha spiegato anche che i controlli dell’Autopilot “potrebbero non essere sufficienti a prevenire un uso improprio da parte del conducente”.