Il G7 dell’Industria, tecnologia e digitale si è svolto tra Verona e Trento, riunendo Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA
Riuniti a Trento, in Italia, il 15 marzo, i ministri del G7 hanno adottato una dichiarazione che promuove lo sviluppo e l’utilizzo etico dell’Intelligenza Artificiale nel settore pubblico.
Il G7 dell’Industria, tecnologia e digitale si è svolto tra Verona e Trento, riunendo Italia, Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti d’America che hanno confermato la necessità di un’intelligenza artificiale il cui utilizzo “non può prescindere da considerazioni etiche e dal rispetto dei valori democratici dei paesi del G7, dalla protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali”. Al tempo stesso è necessario agire pre prevenire abusi e usi impropri.
“La Dichiarazione ministeriale G7 su Industria, Tecnologia e Digitale contribuisce in maniera significativa alla riflessione globale sulla governance delle tecnologie trasformative come l’Intelligenza artificiale (IA) – ha spiegato il sottosegretario Alessio Butti – Oggi i Paesi del G7 confermano come prioritaria la necessità che l’IA venga sviluppata e utilizzata in modo etico e in linea con i principi e i valori che sono alla base delle nostre democrazie, per il bene dei nostri cittadini e per la coesione, la resilienza, il welfare e il benessere delle nostre società ed economie”.
Nella dichiarazione fa riferimento anche alla nozione della Digital Public Infrastructure (DPI), introdotta dalla presidenza indiana del G20 del 2023 che può rappresentare uno strumento per “favorire la crescita sostenibile e promuovere un accesso più inclusivo ed equo ai servizi digitali”.
Il percorso inaugurato tra Verona e Trento porterà, secondo quanto spiegato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso a un secondo appuntamento in cui saranno appronditi i temi del “Coordinamento in caso di crisi, ovvero di come i nostri Paesi si muoveranno nel caso di crisi che possano mettere a rischio l’approvvigionamento di chip come accaduto durante la pandemia”.