Sarà il primo Paese al mondo con uno stock del gas naturale liquefatto, che potrà essere utilizzato durante le eventuali situazioni di emergenza
Giappone, il maggiore importatore del gas naturale liquefatto (GNL) al mondo, ha annunciato i risultati di una gara d’appalto, indetta dal Governo di Fumio Kishida, per mettere su una riserva strategica di questo combustibile. Sarà il primo Paese al mondo con una riserva del GNL. La decisione, che richiede l’implementazione di una serie di innovative soluzioni tecnologiche, è stata presa in seguito alle sanzioni, che gli Stati Uniti avevano imposto al progetto russo-giapponese “Arctic LNG 2”, mettendo al bando le esportazioni di GNL russo verso il Giappone.
Il primo trader selezionato da Tokio è JERA, una società con la partecipazione pubblica, che durante i mesi invernali dovrà fornire a disposizione dello Stato una nave-tanker LNG, contenente in media 70.000 tonnellate del gas naturale liquefatto. Queste consegne copriranno meno dell’1,3% del fabbisogno mensile nipponico. Dopo il 2022 molti importatori internazionali del gas liquefatto, in primis i Paesi europei, hanno analizzato l’opportunità di costituire delle riserve del GNL, senza arrivare però al dunque a causa di problemi tecnici, tecnologi e finanziari. E questo perché una scorta di GNL non può essere conservata per un periodo superiore a tre mesi.
JERA, una joint venture tra la società statale TEPCO e la privata Chubu Electric, è il maggiore trader giapponese, con un portafoglio stimato in 40 milioni di tonnellate di idrocarburi liquidi all’anno. Le importazioni del GNL del Giappone non hanno rivali al mondo: nel 2022 il Paese ha acquistato all’estero 72 milioni di tonnellate del combustibile “blu” liquefatto.