L’evento centrale della prima giornata della Clinton Global Initiative (CGI), l’evento internazionale che si è svolto a New York il 18 e 19 settembre, è stato il discorso, da remoto, di Papa Francesco che ha parlato delle sfide più urgenti dei nostri tempi.
Il Santo Padre ha di nuovo lanciato al mondo un forte appello di pace: “È tempo di trovare il cambiamento della pace, il cambiamento della fraternità. È tempo che le armi cessino. È tempo di tornare al dialogo, alla diplomazia. È tempo che cessino i disegni di conquista e di aggressione militare. Per questo ripeto: no alla guerra. No alla guerra”.
Il Pontefice ha affrontato poi il tema della “catastrofe ecologica”, su cui molto insiste anche l’iniziativa americana del fondatore della CGI, Bill Clinton. “È tempo di lavorare insieme”, per fermarla, ha detto Papa Francesco ripetendo più di una volta: “Prima che sia troppo tardi”. Ricordando la sua Enciclica Laudato Si’, ha implorato: “Fermiamoci finché siamo in tempo, per favore!”.
La sessione plenaria che ha coinvolto Papa Francesco si è inserita in una cornice di panel su temi che vanno dall’agricoltura sostenibile e dall’economia inclusiva, alla sanità equa, alla lotta contro i cambiamenti climatici e alla conservazione degli oceani.
Alla convention della Clinton Global Initiative hanno partecipano molti noti rappresentanti di istituzioni politiche, scienziati, giornalisti, attivisti, imprenditori, donatori di richiamo internazionale. Si sono riuniti a New York in vista della 78° sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite per portare testimonianze e buone pratiche destinate a sensibilizzare l’opinione pubblica mondiale attorno al tema generale dell’evento “Come andare avanti, nonostante le difficoltà che si presentano, per costruire un futuro più forte per tutti”.