Iran, è il riformista Pezeshkian il nuovo presidente

Il candidato considerato moderato ha battuto Saeed Jalili nel ballottaggio del 5 luglio ottenendo il 53,6% dei voti

Il deputato riformista Massoud Pezeshkian è il nuovo presidente dell’Iran. L’ex ministro della Sanità iraniano ha vinto il ballottaggio delle 14 esime elezioni presidenziali che si sono rese necessarie dopo la prematura scomparsa di Ebrahim Raisi in seguito a un incidente in elicottero avvenuto il 14 maggio 2024.

Secondo i dati ufficiali diffusi dalla sede elettorale del Ministero dell’Interno, l’affluenza alle urne nel ballottaggio presidenziale di venerdì è stata del 49,8% mentre al primo turno, il 28 giugno, aveva votato solo il 40% circa. “Su 60 milioni di elettori aventi diritto in Iran, oltre 30 milioni hanno partecipato alle elezioni di venerdì”, ha spiegato il Ministero degli Interni. I dati ufficiali mostrano che Pezeshkian ha ottenuto circa 16,4 milioni di voti mentre il conservatore Saeed Jalili ne ha ottenuti circa 13,5 milioni.

“Tenderemo la mano dell’amicizia a tutti – sono le prime parole di Pezeshkian – Siamo tutti popolo di questo Paese. Ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti per il progresso dell’Iran”.

Pezeshkian sarò il nono leader della Repubblica islamica dopo una vittoria per molti inaspettata perché ci si aspettava che i vari candidati conservatori sconfitti al primo turno e il relativo elettorato si compattassero per il ballottaggio. Non sono attesi in ogni caso cambi radicali nella politica interna o estera del Paese: il presidente ha poteri limitati e fa capo alla Guida Suprema Ali Khamenei.