Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran è morto in seguito a un incidente aereo. La Mezzaluna rossa, che ha condotto le ricerche ha confermato il decesso in seguito all’incidente avvenuto il 19 maggio. Con Raisi c’erano il il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian e altre 7 persone, tutte morte, tra cui le guardie del corpo del presidente, il generale Mehdi Mousavi, e gli addetti al volo. L’elicottero è precipitato in una remota zona montuosa, vicina all’Azerbaigian a circa 100 chilometri da Tabriz, vicino al villaggio di Tavil. Alla notizia della scomparsa si erano attivati gli aiuti da parte di Arabia Saudita, Russia e Turchia e anche l’UE, su richiesta di Teheran, aveva fornito assistenza tramite il sistema satellitare Copernicus.
L’incidente è avvenuto con condizioni meteo avverse e scarsa visibilità a causa della nebbia.
La tv di Stato iraniana, riportando la notizia, ha definito Raisi un “martire del servizio” mentre l’Ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, ha sottolineato che non ci saranno vuoti di potere:
“Il presidente del popolo iraniano, laborioso e instancabile ha sacrificato la sua vita per la nazione. Assicuriamo alla nazione leale che, con l’aiuto di Dio e il sostegno del popolo, non ci sarà la minima interruzione nell’amministrazione del Paese”, comunica il Governo iraniano.
“Il presidente iraniano Ebrahim Raisi e il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian erano conosciuti come amici veri e affidabili, hanno avuto un ruolo nel rafforzare la cooperazione reciprocamente vantaggiosa russo-iraniana e un partenariato basato sulla fiducia ha un valore inestimabile”, ha commentato il ministro russo degli Esteri, Serghey Lavrov. Anche il presidente dell’India, Narendra Modi, ha sottolineato gli sforzi per la collaborazione bilaterale: “Sono profondamente rattristato e scioccato dalla tragica scomparsa del dottor Seyed Ebrahim Raisi, presidente della Repubblica Islamica dell’Iran. Il suo contributo al rafforzamento delle relazioni bilaterali India-Iran sarà sempre ricordato”.
Xi Jinping ha definito la morte del presidente iraniano “una grande perdita per la sua gente” secondo quanto riporta il ministero degli Esteri di Pechino.
Messaggi di cordoglio sono arrivati dall’Unione europea attraverso il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dal presidente dell’Egitto Abdel Fattah Al-Sisi, dal presidente venezuelano Nicolas Maduro dal Governo giapponese e da diversi altri leader di tutto il mondo.