Ebrahim Raisi, presidente dell’Iran, è stato nei giorni scorsi in Sudafrica dove ha partecipato al summit BRICS, che dal prossimo gennaio avrà tra i suoi componenti anche la repubblica islamica e altre cinque new entry.
“L’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai (SCO) e i BRICS sono stati costituiti per promuovere la cooperazione tra i Paesi e aiutarli a progredire nel rispetto della loro indipendenza”, ha spiegato Raisi che ha sottolineato come queste organizzazioni emergenti siano “completamente contrari all’unilateralismo”.
Raisi ha anche spiegato che l’Iran farà i passi formali necessari all’effettiva adesione ai BRICS. “Il sistema egemonico globale cerca di impedire agli Stati indipendenti, incluso l’Iran, di crescere attraverso le relazioni con altri Paesi indipendenti – ha detto Raisi secondo quanto riportato dall’agenzia cinese Xinhua – i BRICS svolgono un ruolo efficace nel promuovere il commercio e la cooperazione economica tra i Paesi in una parte importante del mondo che ha una quota significativa dell’intera popolazione mondiale e del prodotto interno lordo”.
Sempre sull’ingresso dell’Iran nei BRICS si è espresso con una nota su x – Twitter il vice capo dello staff per gli affari politici della presidenza iraniana, Mohammad Jamshidi. “Con una mossa storica, la Repubblica Islamica dell’Iran diventa membro permanente dei BRICS. Una vittoria strategica per la politica estera dell’Iran. Congratulazioni alla Guida Suprema della Rivoluzione Islamica e alla grande nazione iraniana”.