Iran: se ci sarà una risposta al raid a Damasco, la colpa sarà dell’ONU, che non ha condannato l’attacco

Cremlino: esortiamo Stati della regione a dimostrare moderatezza. USA: impegno ferreo a difendere Israele da minacce dell'Iran

Funerali dei pasdaran

L’Iran ha puntato il dito accusatore sulle Nazioni Unite che non hanno voluto condannare l’attacco aereo, attribuito a Israele, contro il consolato iraniano a Damasco, in Siria. Se il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite avesse condannato esplicitamente l’attacco al consolato dell’Iran a Damasco, “Teheran non si troverebbe costretta a punire Israele”, che ritiene responsabile del raid. Lo ha scritto il portavoce della missione permanente dell’Iran alle Nazioni Unite sul social X (ex Twitter).

L’organizzazione non governativa “Osservatorio iraniano per i diritti umani” ha annunciato che nel raid aereo del 1° aprile contro la sede diplomatica iraniana in Siria sono state uccise 16 persone tra cui due generali dei Guardiani della rivoluzione islamica (pasdaran). L’attacco ha provocato una dura reazione dei vertici politici e religiosi di Teheran che hanno più volte dichiarato che Israele “sarà punito”.

“L’imperativo per l’Iran di punire questo regime (Israele, N.d.R.) avrebbe potuto essere evitato” se le Nazioni Unite avessero espresso la propria condanna per “il riprovevole atto di aggressione del regime sionista (Israele) nei confronti delle nostre sedi diplomatiche a Damasco e successivamente avesse assicurato alla giustizia i suoi autori”, ha sottolineato la missione diplomatica iraniana.

E mentre la Russia ha invitato tutti i Paesi del Medio Oriente alla moderatezza, gli Stati Uniti hanno ribadito “il ferreo impegno americano a difendere Israele da minacce dell’Iran”.

Il portavoce presidenziale russo, Dmitrij Peskov, ha detto che “la Russia ha condannato gli attacchi al consolato iraniano molto fermamente. Questa è una violazione di tutti i principi del diritto internazionale”. Secondo il portavoce del Cremlino “ora è molto importante per tutti mantenere la calma, in modo da non portare alla completa destabilizzazione della situazione nella regione, dove stabilità e prevedibilità mancano già”.

Da parte sua il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha promesso di restare a fianco dell’alleato contro tale minacce: “L’Iran sta minacciando di lanciare un attacco significativo contro Israele – ha detto Joe Biden nella conferenza stampa congiunta col premier giapponese, Fumio Kishida, alla Casa Bianca -. Come ho detto al primo ministro Netanyahu il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall’Iran e dai suoi alleati è ferreo. Faremo tutto il possibile per proteggere la sicurezza di Israele”.