Iran-USA: i colloqui si terranno di nuovo in Oman, non in Italia

Il secondo turno dei negoziati sul programma nucleare iraniano dovrà svolgersi a Mascate, in Oman, il 19 aprile prossimo.

Antonio Tajani

L’Italia avrebbe offerto l’ospitalità al secondo round dei cosiddetti “colloqui indiretti” tra gli Stati Uniti e l’Iran solo se si fossero svolti “esclusivamente sotto l’egida del Governo italiano”. Dal momento che Teheran ha chiesto di poter tenere il nuovo turno di negoziati presso l’ambasciata dell’Oman a Roma, l’Italia non ha voluto dare il proprio benvenuto.

Da Osaka, in Giappone, il ministro degli Esteri dell’Italia, Antonio Tajani, aveva affermato di ritenere che l’Italia potesse essere ancora una volta un luogo di incontro, un luogo di dialogo, un luogo di pace: “Sosteniamo tutte le iniziative che possono portare a soluzioni di conflitti, compreso il dialogo sulla riduzione della minaccia nucleare”, aveva sottolineato il capo della diplomazia italiana.

Dopo il “no” della Farnesina, l’Iran e gli Stati Uniti si sono messi d’accordo in via preliminare di incontrarsi nuovamente a Mascate, in Oman. Sabato scorso, 12 aprile, l’Oman aveva ospitato le delegazioni degli USA e dell’Iran per un primo incontro di negoziati indiretti sul programma nucleare realizzato da Teheran. Nella tarda serata di lunedì, 14 aprile, il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, ha riferito che “a seguito di consultazioni è stato deciso di tenere il prossimo ciclo di colloqui nella capitale dell’Oman il 19 aprile”.