Teheran: "Una palese violazione del diritto internazionale e dell'integrità territoriale e della sovranità nazionale dell'Iran"
L’esercito israeliano (IDF) ha portato a termine nella notte tra il 25 e il 26 ottobre un attacco all’Iran. I raid aerei, secondo quanto riportano i media israeliani è durato oltre tre ore e sono state colpite basi militari, sistemi di difesa aerea, impianti di produzione missilistica e lanciatori di missili terra-terra nelle vicinanze della capitale dell’Iran, Teheran, e delle città di Khuzestan e Ilam.
L’IDF ha spiegato che questa sarebbe una risposta agli attacchi iraniani contro Israele degli ultimi mesi e la missione è considerata “compiuta”, a meno che Iran non decida di contrattaccare a sua volta. Nell’attacco, riportano varie fonti israeliane, sarebbero stati utilizzati oltre 100 aerei tra cui gli F-35 di ultima generazione e sarebbero stati colpiti circa 20 obiettivi. L’attacco sarebbe stato preceduto da raid su Siria e Iraq allo scopo di indebolire la contraerea e “accecare” e radar.
Secondo le notizie che arrivano da Teheran attraverso l’agenzia Tansim, i danni causati sono limitati visto che le difese hanno risposto prontamente all’attacco. La stessa agenzia riporta una “fonte informata” che spiega come l’Iran sia pronto a rispondere alle aggressioni israeliane e si riserva il diritto di farlo. “Non c’è dubbio che Israele riceverà la risposta appropriata a qualsiasi mossa”, ha spiegato la fonte.
Il Ministero degli Esteri ha annunciato che “L’Iran ha il legittimo diritto alla autodifesa secondo la Carta delle Nazioni Unite ed è inoltre obbligato a difendere il paese contro qualsiasi aggressione straniera”. Gli attacchi “del regime sionista” sono una “palese violazione del diritto internazionale e dell’integrità territoriale e della sovranità nazionale dell’Iran”.