Il rapprto di Banca d'Italia
L’economia italiana ristagnato nell’ultimo trimestre del 2023 con il PIL che ha fatto segnare un + 0,7% e il risultato sarà analogo, secondo le stime della Banca d’Italia, anche per il 2024. E’ quanto si legge nel bollettino dell’istituto che era stato anticipato pochi giorni fa dal governatore, Fabio Panetta.
“Le nostre proiezioni elaborate nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema prefigurano un aumento del PIL dello 0,6 per cento nel 2024 e dell’1,1 per cento in ciascuno dei due anni successivi” si legge nel rapporto.
Continua il calo dell’inflazione che ora è già accentuata e si è estesa ai beni industriali non energetici e ai servizi. A dicembre la crescita dei prezzi al consumo è stata dello 0,5 per cento mentre le stime prevedono che l’inflazione scenderà gradualmente dall’1,9 per cento nel 2024 fino all’1,7 nel 2026. L’inflazione di fondo invece sarà al 2,2 per cento nell 2024 e poi sotto il 2 per cento nel biennio successivo.
In tenuta il mercato del lavoro con l’l’occupazione che ha continuato a crescere anche se a un ritmo inferiore mentre “il tasso di partecipazione ha raggiunto un nuovo massimo da quando viene misurata, mentre quello di disoccupazione è rimasto stabile. Nel terzo trimestre si è ulteriormente rafforzata la dinamica delle retribuzioni nel settore privato non agricolo”.
In riferimento al contesto internazionale “Le stime dell’OCSE mostrano un rallentamento del PIL globale nell’anno in corso, per effetto delle politiche monetarie restrittive e del peggioramento della fiducia di consumatori e imprese”. La preoccupazione maggior riguardano la crisi in Medio Oriente e, per quanto riguarda gli scambi quella del Mar Rosso anche se queste dinamiche non hanno influito sui prezzi del greggio e del gas. “Le stime prevedono una dinamica modesta degli scambi di merci e servizi nell’anno in corso”.