Kazakhstan rischia lo spopolamento

Gli abitanti dei territori nord del Kazakhstan fuggono in Russia e anche verso i maggiori centri industriali di questa repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale.

Kairat Bodaukhan

Nei prossimi 20-25 anni, le regioni settentrionali del Kazakhstan rischiano di perdere un quarto della popolazione attuale qualora il Governo di questa più grande e sviluppata economicamente repubblica ex sovietica dell’Asia Centrale dovessero tardare interventi volti a migliorare la situazione socioeconomica dell’area.

A questa conclusione sono arrivati i partecipanti di una conferenza internazionale sulle tendenze demografiche del Kazakhstan e di altri quattro Paesi centrasiatici, che è stata organizzata dall’Università agrotecnica “Seifullin” di Astana (la capitale del Kazakhstan).  Le tendenze molto preoccupanti sono state illustrate dallo studioso e membro dell’Accademia delle scienze del Kazakhstan, Kairat Bodaukhan (nella foto), secondo il quale la fuga degli abitanti dalle zone settentrionali del Kazakhstan è legata in primo luogo “all’insufficiente sviluppo delle infrastrutture e ai problemi economici e sociali di cui da anni soffre la regione”. Per bloccare il pericoloso trend “è necessario attrarre investitori per creare posti di lavoro e per migliorare le condizioni di vita dei residenti, che si spostano nella vicina Russia o verso la trojka dei maggiori centri abitati del Paese: Almaty, Astana e Karaganda”.

“Lo spopolamento ha trasformato in “villaggi fantasma” molti insediamenti abitativi rurali del Kazakhstan settentrionale”, ha sottolineato l’accademico Bodaukhan. Molti partecipanti della conferenza, tra cui il deputato della Camera alta del Parlamento kazakho, Bekbol Orynbassarov, hanno dichiarato che “è fondamentale usare un approccio scientifico per risolvere i problemi dello spopolamento”. Nel 2023 il Parlamento del Kazakhstan ha istituito un gruppo di lavoro ad hoc per analizzare i processi, legati alle migrazioni interne, con l’obiettivo di sviluppare strategie, destinate a ottimizzare la distribuzione razionale della manodopera nel territorio del Kazakhstan”.