La Banca centrale europea (BCE), dopo il taglio deciso nella riunione di giugno, ha deciso di lasciare i tassi invariati questo mese. Il costo del denaro resta così al 4,25% con i presidente Christine Lagarde che lascia aperta aperta l’ipotesi di un taglio a fine estate. “Ma non abbiamo un percorso prestabilito”.
“Siamo determinati ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo del 2% a medio termine – ha commentato Christine Lagarde – Manterremo i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, continueremo a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione”.
Quindi come di consueto, dopo lo stop di luglio deciso all’unanimità i responsabili delle banche centrali baseranno le proprie valutazioni sulle prospettive di inflazione considerando i dati economici e finanziari che si vengono a creare, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria. Quello che chiaramente fa sapere la BCE è che non intende “Vincolarsi a un particolare percorso dei tassi”.
Siamo non di meno pronti ad adeguare tutti gli strumenti nell’ambito del nostro mandato per assicurare che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinato funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria.
I tassi di interesse rimangono quindi i seguenti: quello sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%.