La Cina starebbe bloccando l’export di terre rare

Lo riporta il New York Times, l'azione sarebbe una delle ritorsioni alla guerra commerciale di Donald Trump

In risposta all’esclation tariffaria imposta da Donald Trump, la Cina avrebbe sospeso le esportazioni di un vasto numero di minerali e magneti critici. L’assenza di questi minerali andrebbe a bloccare l’approvvigionamento di componenti essenziali per l’automotive, l’areospazio, i semiconduttori e la difesa in tutto il mondo.

Le spedizioni di magneti, riporta il New York Times, sono state bloccate in molti porti cinesi in attesa di un nuovo piano per rispondere alla tariffa del 145% imposta dall’amministrazione USA alle merci provenienti dalla Cina. Già il 4 aprile, spiega ancora il quotidiano statunitense, il governo cinese aveva ordinato restrizioni all’esportazione di sei metalli pesanti delle terre rare e magneti di terre rare che vengono estratti e/o raffinati in Cina: ora servono licenze speciali per l’esportazione.

In attesa di una nuova normativa sull’export i produttori faranno affidamento sulle scorte esistenti, che sono particolarmente basse negli Stati uniti. I minerali in questione sono: samario, gadolinio, terbio, disprosio, lutezio, scandio, ittrio e i magneti permanenti che li incorporano.