La UE condanna gli atti antisemiti

Bruxelles: "Atti antisemiti sono incompatibili con i valori fondamentali europei"

“La Commissione europea si oppone fermamente a tutti gli atti di antisemitismo. Sono incompatibili con i valori fondamentali della UE e con i principi su cui l’Unione europea è basata”. Con queste parole un portavoce dell’esecutivo comunitario, ha commentato l’ondata di gesti antisemiti in aumento in molti Paesi europei.

L’ultimo atto barbarico è stato registrato a Parigi, dove la stella di David – stampata con vernice blu sulle mura bianche di diversi palazzi – è apparsa nella notte del 1° novembre su case d’abitazine, negozi e istituti di credito della capitale francese, rievocando nella memoria storica dei popoli i periodi più bui della storia europea.

In primo luogo i media francesi hanno riesumato gli episodi della macabra Kristallnacht, la “notte dei cristalli” del 9 novembre del 1938, quando nella Germania nazista di Hitler iniziò un’ondata dei pogrom; lo sterminio di milioni di ebrei in Polonia, in Ucraina e nei Paesi Baltici. Nel solo Stato lituano, l’Olocausto comportò la decimazione pressoché totale degli ebrei lituani e polacchi, residenti in una suddivisione amministrativa interna, creata dai tedeschi durante i tre anni di occupazione di questo Paese baltico (1941-1944), ora membro della UE. Dei circa 220.000-250.000 cittadini ebrei che popolavano la Lituania prima della Seconda guerra mondiale, ne furono uccisi 190.000–195.000, la maggior parte dei quali tra giugno e dicembre del 1941.

Non per caso il portavoce della Commissione europea ha enfatizzato le parole, pronunciate dalla presidente, Ursula von der Leyen, nei giorni scorsi. “È nostra responsabilità comune garantire che il nostro passato più oscuro non ritorni e dobbiamo proteggere la vita delle comunità ebraiche in Europa”, ha detto, sottolineando che Bruxelles “è in stretto contatto con la Francia, con tutti gli Stati membri e anche con le comunità ebraiche di tutta Europa, in particolare per quanto riguarda problemi e incidenti legati alla sicurezza”. L’Unione europea, ha aggiunto il portavoce, è già al lavoro con i Governi “per garantire la sicurezza, anche attraverso i finanziamenti speciale la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto”.

Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, affiancata dal primo ministro, Elisabeth Borne, hanno denunciato l’atto antisemita nella capitale francese. Ma questa volta le parole da sole non basteranno e richiederanno dei fatti urgenti e molto concreti: secondo il ministro dell’Interno, Gérald Darmanin, dopo l’attacco di Hamas contro Israele il 7 di ottobre “in Francia sono stati registrati oltre 800 atti antisemiti”.