Sarebbero congelati 2,2 miliardi di dollari, il presidente dell'università definisce "senza precedenti" le richieste governative
L’amministrazione di Donald Trump ha minacciato di bloccare i fondi ad Harvard, storica istituzione universitaria, la prima ad essere stata fondata negli Stati Uniti, nel 1636.
L’istituto che ha sede a Cambridge, nel Massachussets, vicino a Boston, ha respinto le richieste dell’amministrazione di modificare i propri programmi e le politiche di ammissione, così il governo ha congelato più di 2,2 miliardi di dollari in sovvenzioni e bloccato contratti per 60 milioni.
Il 14 aprile, riporta Reuters, una task force del Dipartimento dell’Istruzione per la lotta all’antisemitismo ha accusato Harvard di avere una “preoccupante mentalità di diritto che è endemica nelle università e nei college più prestigiosi della nostra nazione – che gli investimenti federali non comportano la responsabilità di sostenere le leggi sui diritti civili”. L’amministrazione Trump da settimane sta facendo pressioni sulle più importanti università del Paese per avvicinarle alle politiche della Casa Bianca.
In una lettera pubblicata sul sito di Harvard il presidente dell’università, Alan M. Garber, ha definito come “senza precedenti” le richieste del governo federale. “Esse includono l’obbligo di ‘controllare’ i punti di vista del nostro corpo studentesco, dei docenti e del personale e di ‘ridurre il potere’ di alcuni studenti, docenti e amministratori presi di mira a causa delle loro opinioni ideologiche. Abbiamo informato l’amministrazione, tramite il nostro consulente legale, che non accetteremo l’accordo proposto. L’Università non rinuncerà alla sua indipendenza né ai suoi diritti costituzionali. La prescrizione dell’amministrazione va oltre il potere del governo federale. Viola i diritti del Primo Emendamento di Harvard e supera i limiti statutari dell’autorità del governo ai sensi del Titolo VI”.