L’Austria blocca anche i Tauri, ennesima difficoltà per l’export italiano

In una fase storica in cui il commercio globale è reso difficoltoso dalle crisi internazionali che stanno ostacolando il traffico marittimo attraverso il Mar Rosso e il canale di Suez, mentre il Canale di Panama è alle prese con una siccità senza precedenti, per l’Italia anche il trasporto locale è un rebus.

Dall’Austria, dopo le limitazioni al traffico pesante lungo il Brennero (direttrice che collega Alto Arigie, in Italia e Tirolo, in Austria) ora arrivano anche quelle sull’A10 dei Tauri che, più a est, collega Tarvisio e Salisburgo. Anche in questo caso è una decisione unilaterale che incide ancora una volta sulla via di interscambio su gomma che unisce Italia e Germania via Austria.

Una tegola in particolare per l’Italia che si è trovata a lungo in difficoltà anche nelle tratte alpine che la collegano alla Francia, prima per la frana del Frejus, poi per lo stop di due mesi al traforo del Monte Bianco per lavori. Uno stop che si ripeterà tra ottobre e dicembre per i prossimi 20 anni.

Per gli ormai consolidati blocchi del Brennero il governo italiano aveva chiesto addirittura alla Commissione europea di aprire una procedura d’infrazione contro l’Austria. Ora si aggiunge un nuovo motivo di tensione. In quest’ultimo caso il blocco è legato ai lavori che interessano l’importante arteria che unisce l’Europa centrale con quella sud orientale (Italia, in particolare il Nord est, ma anche la Slovenia), comprende i due giorni del fine settimana e riguarda esclusivamente i tir con targa straniera mentre quelli austriaci possono liberamente circolare.

Numerose associazioni dell’autotrasporto e della logistica europee hanno inviato ai commissari dell’Unione europea ai trasporti, Adina Valean, e al mercato interno, Thierry Breton, una lettera in cui questi nuovi divieti, per di più comunicati con pochissimo anticipo, sono definiti come discriminatori.

Tra queste c’è la Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali (FIAP) il cui segretario generale, Alessandro Peron, ha spiegato: “La decisione adottata dall’Austria è totalmente discriminatoria e genera una progressivo aumento dei divieti di transito attraverso il territorio austriaco. E l’intenzione del Ministro austriaco Gewessler potrebbe essere proprio quella di trasformare un provvedimento, ora temporaneo (scadrà il 29 marzo, ndr), in uno scenario definitivo, giustificato da obiettivi ambientali e di salute pubblica non correttamente asseverati ed arbitrari. Uno scenario che, tenuto conto delle limitazioni ben conosciute, diviene sempre più critico e inaccettabile e che provoca un danno economico considerevole. La lettera testimonia la validità dell’azione avviata dal Ministrio Salvini e dal Governo italiano contro i divieti austriaci, presso la Corte di Giustizia EU.”