L’Italia è uscita ufficialmente e definitivamente dall’iniziativa cinese “Belt and Road”, ampiamente nota come la nuova “Via della Seta”. La decisione è stata ufficializzata con la consegna a Pechino di una speciale nota diplomatica a riguardo. La notizia, anticipata dal quotidiano italiano Corriere della Sera, è stata confermata all’agenzia di stampa ANSA da fonti “ben informate” del Governo italiano del premier, Giorgia Meloni.
Sotto il primo governo di Giuseppe Conte, nel 2019, l’Italia aveva espresso il suo interessamento per il maxi progetto cinese, firmando – unica tra i Paesi del G7 – un memorandum per la sua partecipazione. Ma in seguito alle aspre critiche da parte degli Stati Uniti e dell’Unione europea l’attuale esecutivo di Giorgia Meloni, ha preso la decisione drastica di non rinnovare gli accordi con Pechino.
La presa di posizione degli ultimi giorni è stata preceduta da diverse missioni diplomatiche in Cina e da altrettanti incontri. Nonostante il ritiro italiano, le due parti rimangono intenzionate a mantenere il loro partenariato strategico.
“Belt and Road”, l’iniziativa cinese, promossa personalmente dal presidente, Xi Jinping, che la lanciò ancora nel 2013, è uno dei cardini del piano di Pechino per rafforzare la propria economia attraverso una rete capillare di percorsi logistici e di rispettive infrastrutture, dalle ferrovie ai porti marittimi su tre continenti, che favorisca gli scambi economici e commerciali tra la Cina, l’Africa, l’Europa e in termini più ampi la Grande Eurasia.