Luci accese in sinagoghe per ricordare la Notte dei Cristalli

Il rabbino capo della Russia, Berl Lazar: "Questa luce ci unisce ed è una risposta a coloro che vorrebbero usare il fuoco come forza di distruzione".

Nelle sinagoghe del mondo le luci sono rimaste accese per tutta la notte tra venerdì e sabato per ricordare l’85° anniversario di Kristallnacht, la Notte dei Cristalli, un capitolo oscuro della storia dell’umanità del 20° secolo ampiamente considerato come il punto di partenza dell’Olocausto

In Russia il rabbino capo, Berl Lazar, si è rivolto con un appello affinché gli eventi come pogrom o Olocausto non si ripetano mai più. “Oggi – ha detto Berl Lazar – le nostre sinagoghe sono illuminate con una luce di bontà e amore. Questa luce ci unisce ed è una risposta a coloro che vorrebbero usare il fuoco come forza di distruzione”.

La comunità ebraica della Russia è stata profondamente scossa dalle recenti manifestazioni di antisemitismo in Europa e in particolare in Francia, dove a Parigi la stella di David – stampata con vernice blu sulle mura bianche di diversi palazzi – è apparsa nella notte del 1° novembre su case d’abitazione, negozi e istituti di credito della capitale francese, rievocando nella memoria storica dei popoli uno dei periodi più bui della storia europea.

“Anche una piccola candela può disperdere l’oscurità, ma allo stesso tempo il suo fuoco può essere usato per il bene o per il male, come ogni altro dono del Signore”, ha detto Berl Lazar. Da parte sua il presidente della Federazione delle comunità ebraiche russe, il rabbino Aleksandr Boroda, ha avvertito che la situazione attuale richiede “ancora più attenzione” per far sì che gli eventi quali i pogrom e l’Olocausto non si ripetano.

La Notte dei cristalli, o Kristallnacht, è stata una feroce serie di attacchi perpetrati dai nazisti contro gli ebrei in Germania e in Austria il 9 e il 10 di novembre del 1938. Questo tragico evento segnò un punto di svolta nella persecuzione degli ebrei da parte del regime di Adolf Hitler. “In una sola notte oltre 9.000 tra uomini e ragazzi di nazionalità ebraica furono arrestati dai nazisti”, ha ricordato ai telespettatori la televisione russa “Izvestija”, sottoposta nei giorni scorsi alle nuove sanzioni del Canada. “Che cosa c’è da aspettarsi dal Paese che accoglie un criminale nazista con gli applausi in Parlamento”, ha commentato il portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in riferimento allo scandalo, che il 22 settembre aveva coinvolto il 98-enne ucraino Yaroslav Hunka, ex soldato della divisione tedesca SS “Galizien” che durante la Seconda guerra mondiale commise numerose atrocità, tra cui il massacro di Huta Pieniacka ai danni di civili polacchi e la partecipazione alla soppressione atroce della rivolta di Varsavia nel 1944.

La “scintilla” che innescò i pogrom ebraici durante la Notte dei cristalli, fu l’omicidio a Parigi di Ernst vom Rath, un diplomatico tedesco, da parte di Herschel Grynszpan, un giovane ebreo polacco. Questo episodio fornì il pretesto per un’ondata di violenze, orchestrata dal governo nazista contro la comunità ebraica. Nella notte del 9 novembre del 1938, sinagoghe in Germania e in Austria furono incendiate o distrutte, mentre moltissimi negozi, aziende, istituti di credito e case appartenenti agli ebrei furono saccheggiate. La violenza si diffuse rapidamente, con migliaia di ebrei arrestati, picchiati o uccisi. Le strade erano disseminate di vetri rotti, dando il nome all’evento.