Mar Rosso. Aumenta la concentrazione delle flotte

Gli USA approvano un nuovo pacchetto militare a Taiwan da 75 milioni di dollari

Alla flotta congiunta degli Stati Uniti e della Gran Bretagna stanno per unirsi le navi da guerra della missione europea “Aspides”. Anche la Cina sembra non fidarsi molto delle garanzie, offerte a Pechino dai leader degli Houthi, il movimento armato yemenita. Questi hanno promesso di “non attaccare” le navi mercantili cinesi. Il 21 febbraio ha mollato gli ormeggi la 46ma flottiglia dell’Esercito popolare-liberatorio cinese, partendo dal porto militare nei pressi della città costiera di Zhanjiang, nella provincia meridionale del Guangdong, alla volta del Golfo di Aden. Alla flottiglia, composta del cacciatorpediniere lanciamissili “Jiaozuo”, la fregata missilistica “Xuchang” e la nave di rifornimento “Honghu” è stato affidato il compito di scorta delle navi mercantili nel Golfo di Aden e nelle acque infestate dai pirati al largo della Somalia. A bordo ci sono più di 700 ufficiali e marinai, tra cui decine di addetti alle forze speciali.

La missione cinese sarà portata avanti in maniera del tutto autonoma da parte della Cina che ha intanto condannato la decisone degli Stati Uniti di vendere nuovi sistemi di armamenti a Taiwan. Le vendite di armamenti a Taiwan da parte degli Stati Uniti “minano la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina, danneggiano le relazioni tra Pechino e Washington, e mettono a rischio la pace e la stabilità nello Stretto di Taiwan”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Mao Ning. Nei giorni scorsi il dipartimento di Stato americano ha approvato la vendita a Taipei di sistemi avanzati per l’elaborazione di dati militari del valore pari a 75 milioni di dollari. Pechino ha invitato Washington a rispettare il principio della “Cina unica”, ad astenersi da relazioni militari con Taiwan e dal creare motivi di tensione nello Stretto. Come ha fatto notare il ministero della Difesa taiwanese i nuovi sistemi americani permetteranno di aggiornare i sistemi di comando, di controllo e di sorveglianza dell’isola. Sarà la 13ma fornitura di sistemi militari a Taiwan, approvata dall’inizio della presidenza di Joe Biden.