MERCOSUR, ministro Paraguay: si guardi a Paesi con la nostra stessa vocazione

L'UE, secondo Rubén Ramírez, sta invece ostacolando con le sue richieste il commercio tra i due blocchi

Il 2024 sarà l’anno buono per l’accordo UE – MERCOSUR? L’unione europea e il gruppo di Paesi sudamericani aveva raggiunto un accordo per il libero scambio nel 2019, ma questo non è mai stato ratificato, da un parte per paure “protezionistiche” di alcuni settori dell’agroalimentare europeo (su tutti francesi) e per alcuni vincoli, in particolare di tipo ambientale, che Bruxelles vorrebbe aggiungere ai trattati. Fatto sta che alcuni componenti del MERCORSUR, si stanno chiedendo se non è meglio cambiare rotta. Per esempio Rubén Ramírez, ministro degli Esteri del Paraguay, che ha parlato nel corso della riunione ordinaria del Consiglio del Mercato Comune (CMC) che ha riunito il 7 luglio i ministri degli Esteri e le delegazioni degli Stati membri e associati ad Asuncion. Nell’occasione del vertice sarà anche trasferita la presidenza temporanea del blocco da Paraguay a Uruguay.

“Non abbiamo intenzione di cedere o accettare l’imposizione di politiche protezionistiche da parte dei Paesi sviluppati che, con discorsi pieni di buone intenzioni, cercano di stabilire misure che alla fine si trasformano in ostacoli e impedimenti al commercio”, ha dichiarato Ramirez secondo quanto riportato da La Nacion, spiegano anche quanto sia importante aprire ed espandere i mercati, in particolare per un Paese senza sbocchi sul mare come il Paraguay.

Ma il MERCOSUR dovrebbe puntare su Paesi con una simile vocazione di apertura mentale. “Non possiamo continuare a rimanere bloccati in processi in cui non abbiamo ottenuto progressi e risultati”, ha aggiunto Ramirez.

La ministra degli Esteri argentina, Diana Mondino, in rappresentanza del governo Milei in Paraguay, ha spiegato invece che il MERCOSUR ha bisogno di uno “shock di adrenalina”. “Il potenziale è enorme come mercato allargato e piattaforma per le relazioni con il mondo ma non viene ancora sfruttato”. Mondino, secondo quanto riportato dall’ANSA, avrebbe criticato una certa inerzia del blocco: “Non è che non stia andando avanti, ma il mondo sta andando più veloce”, e ha poi suggerito a sua volta di vagliare la possibilità di itnese con Vietnam, Indonesia e alcuni Paesi africani.